Svolta nelle indagini per la rapina al caveau Securpol di Pian dell'Olmino avvenuta in provincia di Siena il 2 aprile dello scorso anno. I carabinieri di Siena hanno eseguito un terzo decreto di fermo. Secondo gli investigatori, si tratterebbe del basista. Solo 2 settimane fa il fermo di un altro componente la banda, F.C., trentanovenne pugliese.
Ad aiutare gli inquirenti e gli investigatori nella cattura dei componenti la gang la prova del Dna e, nel caso del basista, un'impronta digitale, lasciata su una torcia utilizzata quella notte per la rapina. Il commando che dette l'assalto al caveau della società Securpol, all'interno del quale si custodivano in quel momento circa dodici milioni di euro di proprietà dell'amministrazione delle Poste Italiane, era composto da almeno venti persone, a volto coperto con passamontagna e armati di pistole e kalashnikov. La banda utilizzo' per aprisi un varco anche un grande escavatore cingolato.