(AGI) - Palermo, 11 ott. - Proseguono le indagini sul grave episodio di ieri, alla periferia di Palermo, dove una coppia di giovani e' stata ferita da molotov. Bottiglie incendiarie, 'armate' di benzina e pezzi di ferro, "in grado", secondo gli investigatori, "di uccidere", che hanno devastato il corpo di Umberto Geraci, 22 anni, figlio di impiegati fattosi senzatetto per contrasti in casa: e' in gravi condizioni, con ustioni sul 50 per cento del corpo; meno grave la fidanzata 23enne Jessica Modica, mai in pericolo di vita. Erano in un piccolo casolare, in via Tenaglia, nel rione di Ciaculli, all'interno di una tenda dove dormivano, quando ignoti hanno lanciato gli ordigni, due secondo i rilievi. La polizia segue la pista di una missione punitiva, di un tentativo violento di allontanare chi magari poteva disturbare affari loschi, in una borgata dove sono stati sempre forti gli interessi criminali. Un fascicolo e' stato aperto per tentato omicidio. Sentiti parenti, conoscenti, residenti del quartiere. Secondo quanto riferito da alcuni, gia' in diverse occasioni si erano manifestati segni di insofferenza, inviti piu' o meno pressanti a sgombrare il casolare. Ecco perche', informazioni si vogliono apprendere anche dal proprietario. Umberto, da circa sei mesi in rotta con i suoi, viveva nell'edificio di fortuna, senza luce ne' acqua, andando avanti con lavori saltuari. Lo aiutava la famiglia di lei. Jessica andava a trovarlo spesso e anche quella mattina era con lui. E' stata lei a sentire passi furtivi, ad allertare il suo ragazzo che le ha fatto da scudo nell'inferno di ferro e fuoco. (AGI)
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