Ragusa - Uno scafista in manette a Pozzallo, nel ragusano. La polizia di Stato ha fermato un ventenne senegalese con l'accusa di aver condotto in Italia 117 migranti e di essere responsabile della morte, come conseguenza del reato di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, di 18 persone cadute in mare durante la traversata. Tra i testimoni ascoltati anche la madre di bambino di 3 anni scomparso tra le onde caduto in acqua con un giubbotto salvagente troppo grande per lui.
Lo scafista, che si chiama Seydi Koutoubo, era insieme ai migranti sbarcati venerdì nel porto del ragusano sulla nave Phoenix della Croce rossa.
I testimoni hanno riferito che mentre tutti si aiutavano l'un con l'altro quando un tubolare del gommone si e' sgonfiato, lo scafista ha preso un bidone di plastica per usarlo come galleggiante e si è gettato in acqua in attesa dei soccorsi. Intanto al centro di prima accoglienza oltre ai nuovi migranti, ci sono ancora 135 minori non accompagnati, alcuni sono arrivati i primi giorni di agosto e che non trovano una sistemazione perche' i centri di 'seconda' accoglienza per minori sono saturi. Per loro ad ogni nuovo sbarco, dolore e speranza che si rinnovano. (AGI)