(AGI) - Sassari, 9 giu. - Con una valutazione di 85,3 punti e la possibilita' di ospitare sino a 31 migranti, il ministero degli Interni nei giorni scorsi ha approvato il progetto Sprar (servizio protezione richiedenti asilo e rifugiati) del Comune di Sassari per l'accoglienza di richiedenti asilo e rifugiati, assegnandogli un contributo complessivo di oltre 452mila euro. Il Comune di Sassari, intanto, ha pubblicato una nuova procedura aperta per l'individuazione di un soggetto per la co-progettazione e la successiva eventuale gestione di azioni di sistema per l'accoglienza, la tutela e l'integrazione a favore di minori stranieri non accompagnati anche richiedenti asilo e rifugiati (scadenza 24 luglio). Il progetto finanziato dal ministero dell'Interno, posizionato al terzo posto della classifica nazionale dei progetti Sprar oridinari, vede capofila appunto il Comune e quale soggetto attuatore il Gruppo Umana Solidarieta' "G. Pulletti" onlus di Macerata che, in Sardegna, gestisce gia' altri cinque progetti Sprar a Villasimius, Cagliari, Uta, Alghero e a Sassari La proposta presentata dal Comune al Ministero prevede l'erogazione di servizi di accoglienza materiale, di mediazione linguistica-culturale, di orientamento e accesso ai servizi del territorio, di formazione e riqualificazione professionale. Ai 31 rifugiati saranno garantiti anche i servizi di orientamento e accompagnamento all'inserimento lavorativo, di orientamento e accompagnamento all'inserimento abitativo, di orientamento e accompagnamento all'inserimento sociale, di orientamento e accompagnamento legale e di tutela psico-socio-sanitaria. "L'ottima qualificazione al terzo posto nazionale - afferma il sindaco di Sassari Nicola Sanna - ci consentira' di applicare un approccio modulato, non sull'emergenza ma sulla reale possibilita' di integrazione. Si tratta di migranti che troveranno possibilita' di ospitalita' perche' perseguitati per motivi politici e religiosi e ai quali e' stato riconosciuto lo stato di rifugiati per motivi politici. Il progetto Sprar accoglie un numero limitato di persone che potranno vivere in piccoli appartamenti e non piu' concentrati in strutture poco adatte all'accoglienza e all'integrazione", conclude il primo cittadino. "Il nostro obiettivo - aggiunge l'assessora alle Politiche sociali Monica Spanedda - era potenziare e migliorare la capacita' ricettiva del sistema di seconda accoglienza. Siamo convinti che con questa azione si realizzera' anche una adeguata attivita' di integrazione sociale. Con la nuova procedura per lo Sprar per i minori non accompagnati siamo dell'idea che si potranno attivare nuove forme di collaborazione con enti del privato e del terzo settore, in grado di assicurare da una parte un'accoglienza adeguata per i minori migranti arrivati in Italia senza genitori o parenti e per coloro che richiedono asilo, dall'altra nuove opportunita' di lavoro", conclude. (AGI)
Red/Ett