(AGI) - Cagliari, 21 lug. - "Un errore formale che rischia di rivelarsi fatale per numerosissimi agricoltori della Sardegna ai quali potrebbero essere negate le provvidenze supplementari previste dalla politica agricola comunitaria (Pac)". In un'interrogazione al ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali, il deputato del Movimento 5 Stelle, Andrea Vallascas, chiede che venga data la possibilita' di correggere o integrare le domande presentate nel 2015 per il riconoscimento delle provvidenze della Pac, domande nelle quali sarebbe stato commesso un errore formale. "Per la determinazione dei titoli della Pac - spiega Vallascas - la normativa prevedeva che in condizioni particolari, con valori storici molto esigui, gli agricoltori avrebbero avuto la possibilita' di usufruire di un immediato adeguamento per mezzo del ricorso alla media nazionale". "Purtroppo - aggiunge - nel maggio del 2015 molti Centri di assistenza agricola hanno inoltrato le domande all'Agea omettendo di spuntare una casella nella procedura informatica, che il programma faceva intendere si dovesse utilizzare esclusivamente in alcuni casi. Questo errore, a detta di numerosi operatori, sarebbe stato provocato da una procedura informatica che generava confusione inducendo a un'erronea valutazione sulla modalita' di predisposizione delle domande". "Le maggiori organizzazioni di categoria - prosegue Vallascas - in considerazione della banalita' dell'errore, avevano chiesto all'Agea di poter integrare le domande. Una richiesta che inizialmente era stata anche accolta, ma recentemente Agea ha fissato i titoli per l'anno 2016 non permettendo l'errore compiuto nel 2015 e rigettando di fatto le istanze di correzione a suo tempo inoltrate". "Questa situazione - conclude Vallascas - sta penalizzando soprattutto le aziende agricole sarde, in particolare quelle dell'interno dell'isola che, per tutta una serie di motivazioni, sono maggiormente penalizzate dalla crisi del comparto. E' necessario e urgente un intervento del Ministro per fare in modo che si superi questa situazione e garantire i principi di equita'". (AGI)
Red/Ett