(AGI) - Cagliari, 13 giu. - Campagne assettate. Gli agricoltori sardi stanno pagando un prezzo altissimo di un inverno con pochissime precipitazioni, con le gelate tardive e le temperature oltre le medie stagionali dell'ultimo periodo. Il capogruppo regionale dell'Udc Gianluigi Rubiu esprime il suo totale disappunto, con un'interpellanza urgente all'assessore all'agricoltura dove rimarca "la necessita' di un intervento immediato ed urgente verso l'universo delle campagne, vista la perenne emergenza dovuta alla crisi idrica, con una stagione estiva ancora lunga, con risorse economiche certe e un progetto per l'infrastrutturazione irrigua dei poderi. Per questo occorre che la Regione si attivi subito per richiedere e dichiarare lo stato di calamita' naturale per i territori maggiormente in sofferenza a causa della mancanza d'acqua". I danni piu' ingenti riguardano il compendio del Basso Sulcis, ma anche le altre aree della Sardegna non sono tagliate fuori da una situazione drammatica. "Si segnala la grave sofferenza di gran parte del distretto agrozootecnico del Sulcis Iglesiente, con le eccellenze ortofrutticole del Basso Sulcis - tra Giba, Masainas, Villaperuccio, San Giovanni Suergiu - devastate dal caldo fuori stagione - prosegue Rubiu nel documento - L'assenza di piogge, le temperature al di sopra delle medie stagionali e le reti irrigue insufficienti a soddisfare la grande sete dei poderi nel Sulcis, si stanno rivelando una combinazione distruttiva per le coltivazioni agricole, in particolare per vigneti e colture ortive". Preoccupa, inoltre, il ritardo nell'assegnazione delle quote d'acqua per la stagione estiva nel territorio: "Le lungaggini per la ripartizione della risorse idriche alle aziende rurali - conclude Rubiu - potrebbe presto tradursi nell'amara sorpresa della decurtazione degli approvvigionamenti. Disagi a non finire dunque per le aziende, che si trovano a rinunciare alla semina stagionale indispensabile per l'alimentazione degli allevamenti". (AGI)
Red/Ett