(AGI) - Cagliari, 21 set. - In Gallura il biennio 2014-2016 e' stato il peggiore degli ultimi 94 anni per carenza di piogge, con un deficit del 23,2%. Lo rileva il Consorzio di bonifica Gallura, secondo la quale il territorio attraversa una crisi "senza precedenti", anche a causa della mancanza d'acqua nel bacino del Liscia. Le restrizioni e le turnazioni avviate dal consorzio gia' ad aprile che hanno ridotto di 60 giorni la stagione irrigua hanno penalizzato il comparto agricolo: la semina si e' ridotta del 40%, mais e sorgo non sono stati coltivati e vengono cosi' a mancare le scorte indispensabili per mantenere il bestiame durante l'inverno. Questo e' il terzo anno consecutivo - ricorda il Consorzio di bonifica - in cui l'Autorita' di bacino regionale soddisfa il fabbisogno idrico settoriale attingendo in parte alle riserve idriche accumulate nei serbatoio in anni di maggiori piogge.
Per attenuare il peso della siccita', il Consorzio propone tre interventi: il recupero delle acque reflue, attraverso impianti gia' a norma e collaudati ma ancora senza certificazione per poter impiegare circa 6 milioni di metri cubi d'acqua ora inutilizzati; intercettare l'acqua del rio Padrongianus a Olbia e delle acque in localita' Monte Tova sul fiume Liscia ad Arzachena. (AGI)
Red/Rob