(AGI) - Roma, 27 lug. - I giudici della Consulta dovranno dunque verificare se la norma, contenuta nella legge sull'ordinamento giudiziario, che prevede come illecito disciplinare l'iscrizione di un magistrato, anche se fuori ruolo, ad un partito politico, sia conforme o meno ai principi costituzionali. Il procedimento a carico di Emiliano riprendera' solo dopo la pronuncia della Corte. Il sostituto pg della Cassazione Carmelo Sgroi, nella scorsa udienza, aveva chiesto per Emiliano la sanzione dell'ammonimento, la piu' lieve prevista dalla legge: le incolpazioni formulate dalla Procura generale della Suprema Corte nei confronti del Governatore della Regione Puglia riguardano i ruoli di segretario regionale (dal 2007 al 2009 e dal febbraio 2014 ad oggi) e di presidente del Pd pugliese (dal 2009 al gennaio 2014) ricoperti da Emiliano, nonche' la sua candidatura alle primarie dello scorso aprile per l'incarico di segretario nazionale del partito. Ruoli che, secondo la Procura generale, "presuppongono per statuto l'iscrizione al partito politico" per cui ad Emiliano viene contestata la violazione della norma "posta a garanzia dell'esercizio indipendente ed imparziale della funzione giudiziaria". Il difensore di Emiliano, il capo della Procura di Torino Armando Spataro, aveva invece ribadito la correttezza della condotta del governatore e, in subordine, chiesto di trasmettere gli atti alla Consulta. (AGI)
Oll