(AGI) - Campobasso, 24 lug. - Il Molise passa all'allarme 'giallo' per la siccita'. I bassi livelli raggiunti negli invasi, da cui si riforniscono anche Campania e Puglia, potrebbero portare anche a provvedimenti straordinari di razionamento per le irrigazioni e anche per le ergazioni ai comuni costieri serviti dall'invaso del Liscione. Questo perche' le dighe stanno raggiungendo il livello di guardia e, come accaduto per il lago di Bracciano, il prelievo potrebbe essere drasticamente ridotto per salvaguardare l'ossigenazione dell'ecosistema. Il caldo e l'assenza di piogge sta creando problemi anche alla ventesima regione, notoriamente ricca di
risorse idriche.
I maggiori danni, al momento, li subisce il settore agricolo con il 40 per cento di latte prodotto dagli allevamenti e oltre 150 ettari di coltivazioni orticole distrutte dal calore degli incendi divampati nelle aree circostanti. Frutteti e uliveti patiscono i terreni arsi dal calore e il calo produttivo e' scontato. A preoccupare sono i livelli delle riserve. Negli invasi si registrano cali di disponibilita' del 40 per cento rispetto alla media.
"Ad oggi - dice il direttore della Coldidetti, Saverio Viola - abbiamo un livello pari a quello di Settembre 2016, cioe' a fine stagione, mentre siamo neanche a meta' stagione. Solo questo dato chiarisce che la situazione e' preoccupante"
L'azienda regionale Molise Acque, che gestisce la distribuzione delle grandi reti, ha invitato i comuni a vigilare sugli usi impropri dell'acqua e ad evitare sprechi, anche se, al momento non sono stati presi provvedimenti di razionamenti o interruzione di flussi idrici.
"Abbiamo una situazione non ordinaria - afferma all'Agi il commissario straordinario di Molise Acque, Massimo Pillarella - ma non siamo ancora al razionamento. Il punto lo faremo tra una decina di giorni, in vista del picco dei consumi estivi". (AGI)
Dpg