(AGI) - Ancona, 12 giu. - "A seguito della decisione di Unioncamere nazionale di proporre una Camera di Commercio unica per le Marche, sembra ormai scontato che il Ministero confermera' questo orientamento. Si va verso un cambiamento radicale che puo' nascondere delle insidie, ma anche rappresentare un' opportunita' per le Marche. La vera sfida sara' la definizione del modello della nuova Camera unica". Ad affermarlo e' la Cisl Marche. "Il sindacato - si legge in una nota - ritiene prioritaria la piena tutela occupazionale dei lavoratori delle cinque Camere di Commercio, dell'Unioncamere, ora in fase liquidatoria, e delle Aziende Speciali, in una ottica fondamentale di tenuta e miglioramento dei servizi al territorio quotidianamente erogati. Un obiettivo che dovra' vedere sinergicamente impegnati parte sindacale e parte pubblica. Accanto alla valorizzazione delle competenze del personale, la Cisl e la Fp Cisl Marche - prosegue la nota - ritengono fondamentale che rimanga la capacita' di cogliere e sviluppare le potenzialita' dei territori ed esaltare le loro specificita'. Una Camera unica Marchigiana per essere efficace deve dotarsi di un sistema in grado di garantire eque risorse e al contempo dare la possibilita' ai territori di individuare le peculiari priorita' di investimento. Dopo un lungo e sfibrante dibattito sul numero di Camere di Commercio, ora il sistema camerale marchigiano deve chiudere questa fase e aprire un confronto con tutti gli attori coinvolti per costruire insieme il nuovo modello. La Cisl delle Marche - conclude il sindacato - resta disponibile ad offrire un contributo per la costruzione di una Camera di Commercio che sia attenta ai lavoratori e vicina alle esigenze di sviluppo dei territori". (AGI)
Red/Ett