(AGI) - Ascoli Piceno, 13 apr. - "Non cambieranno le condizioni di controllo del territorio e della sicurezza generale nelle aree colpite dal sisma. Negli ultimi tempi, ad Arquata e in altre zone del cratere marchigiano sono state attuate solo modifiche nelle modalita' organizzative del servizio, che non produrrano effetti sull operativita' delle azioni". Cosi' un portavoce dell'Esercito che segue le attivita' dei reparti nelle aree terremotate dell'Italia centrale, dopo che i presidi-fissi dei militari nei luoghi maggiormente colpiti sono stati in parte rivisti. "Nelle Marche manteniamo 230 unita' che controllano gli accessi e i movimenti nei comuni distrutti o gravemente danneggiati. Tutte le attivita' organizzative vengono concordate con le prefetture locali - aggiunge il portavoce - e quindi secondo le esigenze dei territori. L'unica modifica recente ha riguardato la nuova programmazione dei servizi , che ora sono attuati a turnazione con cambi che durano solo 15 minuti. Tutto cio' non pregiudica l'efficacia degli interventi di sicurezza, sia ad Arquata che nelle altre localita' ,che peraltro sono svolti in collaborazione con le forze dell Ordine.' Ad Arquata due frazioni sono state rase al suolo dalla violenza del sisma e tutte le 13 localita' comunali sono state fortemente danneggiate, con zone abitate dove ancora oggi e molto difficile accedere. (AGI)
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