(AGI) - Milano, 28 mar. - Tra le segnalazioni di 'operazioni sospette' che il Comune di Milano deve fare alla Uif, l'Unita di Informazione finanziaria per l'Italia, ce ne sono alcune che fanno capo a 14 stranieri, si tratta di cittadini originari di paesi considerati ad alto rischio per il finanziamento del terrorismo di matrice islamica. E' uno dei dati forniti dal presidente della Commissione antimafia David Gentili e dall'assessore al bilancio Roberto Tasca, durante la Commissione Antimafia dedicata all'applicazione della legge 231 del 2007, normativa per il contrasto al riciclaggio e finanziamento al terrorismo. Il Comune di Milano, che e' stato il primo d'Italia ad applicare questa norma, in poco meno di tre anni (dal 31/3/14 al 19/1/17), ha formalizzato 12 'sos', cioe' segnalazioni di operazioni sospette alla Uif, che si riconducono a circa 1.950 operazioni che muovono capitali per oltre 180 milioni di euro. Nel dettaglio, una 'sos' e' un'operazione che induce a sospettare che sia in corso o sia stata in corso, un'operazione di riciclaggio o di finanziamento al terrorismo. E il numero, come e' stato osservato potrebbe sembrare esiguo ma in realta' quelle 12 'sos' hanno comportato l'analisi di migliaia di operazioni, che hanno coinvolto oltre a quelle 102 persone (85 cittadini italiani, 17 stranieri, 15 dei quali extra comunitari), anche 119 societa'. Tra queste 5 sono risultate radicate in paradisi fiscali, i titolari delle quali sono riconducibili anche ad alcune delle restanti 114 societa' italiane. (AGI)
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