(AGI) - Genova 6 mar - "La linea perseguita da questa Procura e' quella di ritenere che il crimine si combatte anche e soprattutto con misure patrimoniali, prosciugando il terreno in cui contano di vivere soggetti il cui sostentamento proviene principalmente da attivita' delittuose, senza pagare dazio". Lo afferma il procuratore capo di Genova, Francesco Cozzi commentando le due distinte operazioni coordinate dal sostituto procuratore Federico Manotti ed condotte dai carabinieri e dalla guardia di finanza di Genova che hanno portato al sequestro preventivo di beni per circa 9 milioni di euro complessivamente nei confronti di 13 famiglie di etnia Sinti stanziate a Genova, ad Asti e nelle province di Milano, Vercelli, Carrara e Lodi. "La Liguria non e' piu' una zona franca" ha aggiunto Cozzi. L'operazione condotta dai carabinieri e' stata chiamata "Maluri", poiche' e' cosi' che i sinti chiamano i militari dell'Arma. L'indagine della Guardia di finanza e' stata battezzata invece "Varu'n", parola che indica il camper. Sotto sequestro sono 29 immobili, 52 terreni, 53 tra camper, autoveicoli e motoveicoli, ma anche 2 societa' e decine di conti correnti riconducibili ad una quindicina di soggetti. A far scattare i blitz, le cui indagini sono partite nell'agosto 2013, la sproporzione tra i redditi dichiarati e quanto davvero le famiglie possedevano. Quasi tutti i 15 soggetti sottoposti a misure di prevenzione patrimoniale dichiaravano infatti di raccogliere ferro e altri metalli e di essere nullafacenti con redditi di indigenza.Per ottenere questo risultato l'indagine ha studiato l'attivita' patrimoniale delle famiglie interessate a partire dagli anni 80. Il 23 marzo intanto e' gia' stata fissata la prima udienza nella quale si svolgera' il contraddittorio con cui i soggetti proposti (ovvero i soggetti a cui sono stati sequestrati preventivamente i beni) dovranno dimostrare di aver accumulato lecitamente il patrimonio e dovranno giustificare la sproporzione tra quanto dichiarato e quanto in possesso. Intanto il tribunale di Genova ha gia' nominato un curatore che consentira' di gestire beni. (AGI)
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