(AGI) - Roma, 8 lug. - L'impronta digitale ha tradito un rapinatore di banca: i carabinieri sono riusciti a risalire alla sua identita' e quindi e' scattato il provvedimento di arresto emesso dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Roma, su richiesta della locale Procura della Repubblica. Questa mattina i militari della stazione Roma Torpignattara hanno quindi arrestato un 32enne romano, ritenuto responsabile di una rapina a mano armata in danno di una filiale della Banca di Credito Cooperativo, in via Roberto Malatesta, compiuta lo scorso 28 febbraio. In quella circostanza, l'uomo con il volto parzialmente coperto, dopo essersi introdotto all'interno della filiale punto' un taglierino alla gola di un cliente e minaccio' un impiegato addetto allo sportello per farsi consegnare il denaro contenuto nella cassa. La successiva attivita' investigativa, coordinata dalla Procura della Repubblica - Gruppo reati gravi contro il patrimonio e gli stupefacenti - presso il Tribunale di Roma, diretto dal procuratore aggiunto Lucia Lotti, ha consentito di individuare gravi indizi di colpevolezza a carico dell'uomo attraverso la ricostruzione degli eventi, basata sulle dichiarazioni testimoniali delle vittime, sull'analisi dei filmati registrati dal circuito interno di videosorveglianza della banca e dagli accertamenti sulle impronte digitali individuate nel corso del sopralluogo. L'attivita' tecnica di comparazione delle impronte - svolta dalla 7^ Sezione del Nucleo Investigativo di Roma e dalla Sezione impronte del Racis - ha cosi' di fatto consentito di risalire all'identita' certa dell'indagato e di conseguenza, di ottenere la misura cautelare. (AGI)
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