(AGI) - Trieste, 22 mar. - "I voucher potevano essere rivisti, corretti e migliorati. Cancellarli con un decreto legge, senza proporre un'alternativa immediata e concreta, e' stata una decisione sbagliata, dettata dal terrore di prendere un'altra batosta referendaria. Chiediamo alla Giunta Serracchiani di impegnare il Parlamento a non abrogare i voucher, a valutare
accorgimenti e modifiche migliorative, e lasciare che siano eventualmente i cittadini, il prossimo 28 maggio, a pronunciarsi sul futuro dei buoni lavoro". Questa la richiesta che Autonomia Responsabile e Alternativa Popolare formulano all'esecutivo regionale con una mozione proposta da
Roberto Revelant e Renzo Tondo (Ar) con Alessandro Colautti (Ap) e sottoscritta da Riccardo Riccardi (Fi), Claudio Violino (Misto), Barbara Zilli (Ln) e Luca Ciriani (Fdi-An).
Secondo i consiglieri di centrodestra "i voucher sono gettoni semplici da usare, utili alle imprese e preziosi per i lavoratori. Non sono la soluzione ottimale, ma prima di azzerare una possibilita', devi prospettare
un'alternativa".
"I buoni lavoro - hanno spiegato nel corso di una
conferenza stampa - consentono di tirare il fiato a tante persone: rappresentano un'integrazione al reddito, sono compatibili con il sussidio di disoccupazione e con altri lavori. Il pagamento avviene attraverso buoni-lavoro. Il valore netto di un voucher da 10 euro nominali per il
lavoratore e' di 7,5 euro e corrisponde al compenso minimo di un'ora di prestazione, salvo che per il settore agricolo dove, in ragione della sua specificita', si considera il contratto di riferimento".
Il dato politico evidenziato dai proponenti precisa: "il Governo ha gia' annunciato che i buoni lavoro saranno sostituiti da un nuovo strumento. Il Pd si e' frantumato
anche su questo tema, come dimostrano le prese di posizione di diversi dem anche del Friuli Venezia Giulia".
"La nostra proposta non e' ideologica e neppure strumentale: noi mettiamo a disposizione questo testo e auspichiamo
in un'ampia convergenza per dare risposta alle esigenze delle imprese".
"Condanniamo l'abuso dei voucher - concludono - e caldeggiamo controlli rigidi, ma dobbiamo alzare un argine contro il rischio di un'esplosione del lavoro nero e dello sfruttamento". (AGI)
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