(AGI) - Trieste, 20 giu. - Sono 626 detenuti presenti nelle carceri del Friuli Venezia Giulia, di cui 608 uomini e 18 donne; uno su quattro tossicodipendente, 236 imputati, 390 condannati, 241 stranieri. Ci sono 200 agenti di Polizia Penitenziaria in meno rispetto agli organici previsti nelle cinque carceri friulane. E' la fotografia della situazione penitenziaria regionale denunciata in una nota dal segretario del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria (Sappe), Donato Capece, che con quello regionale Giovanni Altomare ha visitato i penitenziari di Trieste e Udine. "Contiamo ogni giorno gravi eventi critici nelle carceri italiane, episodi che - spiega Capece - vengono incomprensibilmente sottovalutati dall'amministrazione penitenziaria e dalla giustizia minorile e di comunita'. In Friuli Venezia Giulia, in particolare, nel solo 2016, si sono contati 124 atti di autolesionismo, un decesso per cause naturali, 11 tentati suicidi sventati in tempo dalla Polizia Penitenziaria, 93 colluttazioni e 35 ferimenti. Ed il corpo di Polizia Penitenziaria, che sta a contatto con i detenuti 24 ore al giorno, ha carenze di organico pari ad oltre 7.000 agenti, 200 solamente in Friuli". Capece e Altomare evidenziano in particolare "le gravi criticita' operative del personale di Polizia Penitenziaria a causa delle carenze di organico nei reparti" e inoltre "devono fare seriamente riflettere e pericolose condizioni di lavoro dei poliziotti penitenziari". Per Capece "le idee e i progetti dell'amministrazione penitenziaria si confermano ogni giorno di piu' fallimentari e sbagliati. La tensione resta alta: altro che dichiarazioni tranquillizzanti, altro che situazione tornata alla normalita'. E' sotto gli occhi di tutti - conclude - che servono urgenti provvedimenti per fronteggiare le molte criticita' del sistema penitenziario con un incremento degli agenti e con l'espulsione dei detenuti stranieri". (AGI)
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