(AGI) - Trieste, 13 giu. - Non ci stanno ad essere additati come responsabili dell'escalation di incidenti che negli ultimi giorni ha investito la A4. Tantomeno come quelli che se ne stanno in coda smartphone alla mano. Le cause dei sinistri vanno cercate altrove secondo gli autotrasportatori di Confartigianato Fvg. "La A4 - afferma il capogruppo dell'Associazione di Udine Stefano Adami - e' oggi inadeguata a sostenere i volumi di traffico che invece sopporta. Oggi con i cantieri della terza corsia la situazione se possibile e' peggiorata. E' necessaria per ottenere un'infrastruttura adeguata ai nuovi volumi di traffico ma da un certo punto di vista tardiva considerato che la categoria denuncia da tempo la situazione critica con gli incidenti ormai all'ordine del giorno. Chi da tempo invoca interventi - spiega Adami - si vede oggi ribaltata la responsabilita' della situazione. Sembra quasi una beffa. Come detto, gli autotrasportatori non ci stanno". "Analizziamo il fenomeno e mettiamo a punto dei correttivi ma non criminalizziamo un'intera categoria" afferma Adami che ai lavoratori del settore riconosce grande professionalita' ma anche un alto stress fisico e mentale. Adami poi punta il dito nei confronti dei vettori dell'Est che "utilizzano spesso personale non sufficientemente qualificato e formato e non rispettano le normative sui tempi di guida, di riposo e di velocita'". Adami infine ipotizza qualche soluzione: "Incentivazione del traffico combinato strada/ferrovia sulle lunghe distanze, aree di sosta attrezzate per consentire in sicurezza il recupero delle energie psico-fisiche dei conducenti, migliore organizzazione dei tempi di carico e scarico delle merci per evitare che gli autisti debbano fare i salti mortali per riuscire a consegnarle, visto che con il 'just in time' oggi le imprese hanno ridotto all'osso i magazzini, se non li hanno eliminati del tutto e il sistema si basa sulla puntualita' dei trasportatori". (AGI)
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