(AGI) - Bologna, 12 set. - Non una accoglienza emergenziale dipersone appena arrivate (per le quali sono attivi i centriCara, per i richiedenti asilo, e Cas, straordinaria) maaccoglienza di singoli o nuclei familiari gia' identificati econosciuti per i quali si potra' predisporre un percorsospecifico caso per caso. Sono le indicazioni espresse in unanota dal Cardinale Arcivescovo di Bologna Carlo Caffarra,facendo seguito all'appello di Papa Francesco per l'accoglienzaai migranti. L'Archidiocesi, scrive Caffarra, agira' attraversola Caritas Diocesana che si interfaccera' da un lato con laPrefettura e i centri indicati, e dall'altro con le Caritaspresenti sul territorio (parrocchiali, interparrocchiali, o dizona o di vicariato). L'obiettivo, spiega ancora il Cardinaledi Bologna, e' offrire ai profughi veri percorsi di accoglienzae integrazione, e al tempo stesso, garantire chi accoglie dinon essere lasciato a se' stesso a gestire situazioni che sonodelicate e faticose. (AGI) Ari