(AGI) - Bologna, 29 giu. - L'accordo Ceta con il Canada "penalizzera' l'agricoltura dell'Emilia Romagna": ne e' convinta Coldiretti regionale che ha incontrato il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, al quale e' stato consegnato un dossier sugli effetti dell'accordo di libero scambio Ue-Canada sottolineando che "ad essere messi sotto scacco nella nostra regione saranno produzioni di eccellenza, ma anche importanti colture estensive come i cereali". Il presidente di Coldiretti regioale, Mauro Tonello, e il direttore, Marco Allaria Olivieri, hanno osservato che "dei 44 prodotti a denominazione di origine dell'Emilia Romagna, solo 12 vengono riconosciuti dal Ceta, mentre gli altri 32 non avranno nessuna tutela". Anche per i prodotti riconosciuti dall'accordo, si profila comunque una situazione di "grande ambiguita' - lamenta Coldiretti Emilia Romagna - che rende difficile ai consumatori distinguere il prodotto originale, ottenuto nel rispetto di precisi disciplinari, da imitazioni di bassa qualita' come il caso del Parmigiano Reggiano che verra' venduto a fianco di produzioni locali di Parmesan". "Non siamo certamente contrari agli accordi internazionali - ha detto il presidente di Coldiretti Emilia Romagna, Mauro Tonello - ma nelle trattative va riservata al settore agroalimentare una attenzione specifica che salvaguardi la distintivita' delle produzioni, garantisca la tutela della salute, la protezione dell'ambiente e la liberta' di scelta dei consumatori. Il Ceta cosi' come definito oggi - ha concluso il rappresentante dell'organizzazione degli impenditori agricoli - e' un regalo alle lobby industriali che nell'alimentazione puntano all'omologazione e al livellamento verso il basso della qualita'". (AGI)
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