(AGI) - Bologna, 13 giu. - Alcuni amici frequentati in passato, nel Bolognese, da Youssef Zaghba, identificato come il terzo attentatore di Londra, sono stati perquisiti nei giorni scorsi nell'ambito dell'inchiesta aperta nel marzo 2016 dalla Procura del capoluogo emiliano nei confronti del 22enne italo marocchino dopo che lo stesso fu fermato all'aeroporto Marconi con un biglietto di sola andata per Istanbul e con l'intenzione sembra di dirigersi in Siria. Le verifiche rappresentano un atto dovuto dopo il coinvolgimento del giovane nella strage di London Bridge. Inquirenti ed investigatori sono al lavoro per ricostruire l'ambiente frequentato in Italia dal giovane prima della sua radicalizzazione che si presume avvenne quando si trasferi' definitivamente a Londra. Dal marzo 2016 in poi, infatti, Zaghba ha trascorso brevi periodi a Bologna (complessivamente solo una decina di giorni) dove tornava per visitare la madre che abita in una frazione di Castello di Serravalle, paese di provincia sul primo Appennino. Periodi in cui veniva monitorato costantemente dalla Digos. Una recente perquisizione e' stata fatta proprio nella casa nel Bolognese dove vive la madre (completamente estranea all'inchiesta anche per l'atteggiamento collaborativo tenuto fin dall'inizio con le forze dell'ordine) per verificare la presenza di eventuali oggetti o elementi ricollegabili al figlio. (AGI)
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