(AGI) ? Milano, 22 mar. - Nel 2016 sono stati erogati mutui per 49,3 miliardi di euro e le previsioni per l'anno in corso portano a una cifra totale di 52,1 miliardi: e' quanto stima Nomisma nel primo Osservatorio sul mercato immobiliare presentato oggi a Milano presso Mediobanca. Su questo fronte l'incremento delle erogazioni ben esemplifica, secondo il 'think tank' bolognese, il cambio di orientamento e il parziale ripristino di una logica competitiva tra gli istituti usciti indenni (o meno malconci) dalla lunga fase recessiva.
Per il 2018 la differenza rispetto all'anno precedente e' prevista praticamente nulla mentre per il 2019 la crescita delle erogazioni e' stimata piu' intensa (nell'ordine dei 55 miliardi).
Secondo le previsioni di Nomisma, l'incidenza delle surroghe e sostituzioni sulle erogazioni totali e' stata, nel 2016, del 26,3 per cento (28,4% nel 2015, 7,5% nel 2014). Considerando le erogazioni nette (depurando la componente di surroga e sostituzione) ci si attesta a 36,3 miliardi di euro nel 2016 (+23,1% di variazione annuale delle erogazioni nette) a differenza dei 29,5 miliardi di euro del 2015 (+32,0% la variazione annuale rispetto al 2014).
Tuttavia, le preoccupazioni per Nomisma riguardano, "il brutale riprezzamento dei crediti e con essi delle garanzie reali sottostanti". Ne rischia di scaturire "un impoverimento generale, quantomeno ? si spiega nell'Osservatorio sul mercato immobiliare - della componente di ricchezza immobiliare percepita. L'entita' di 'non performing loans' che ancora appesantiscono i bilanci bancari sono un serio rischio sistemico" Al riguardo, per l'istituto di ricerca bolognese, il probabile scivolamento in situazione di default di una parte significativa degli incagli attuali e' una minaccia potenziale "che solo un inguaribile ottimismo o la cogenza del vincolo di bilancio induce a ritenere non gia' di certa inesigibilita'". I prestiti deteriorati sono arrivati ad attestarsi, secondo le elaborazioni Nomisma su dati Bankitalia, a quasi 326 miliardi di euro (+274% rispetto al 2008) di cui 197 miliardi di euro gia' annoverati tra le sofferenze. (AGI)
Chc