(AGI) - Catanzaro, 12 gen. - Uccidono un familiare per spartirsi l'eredita'. Sarebbe questo il movente dell'omicidio avvenuto a Rosarno, in provincia di Reggio Calabria. Per questo i carabinieri di Gioia Tauro, insieme ai collghi del nucleo investigativo di Reggio Emilia hanno tratto in arresto, in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Palmi due persone. Si tratta dei coniugi Vincenzo Timpani di 61 anni, e Vittora Scarfone, di 54 anni rispettivamente cognato e sorella della vittima. I due sono ritenuti responsabili, a titolo di concorso, dell'omicidio a colpi d'arma da fuoco di Antonio Scarfone avvenuto il 14 agosto 2016 a Rosarno. I reati contestati sono quelli di concorso in omicidio, aggravato dalla premeditazione, nonche' il reato di detenzione illegale di arma da fuoco in concorso. Nel medesimo contesto investigativo, in Calabria ed in Emilia-Romagna, sono state eseguite anche alcune perquisizioni domiciliari volte alla ricerca di ulteriori elementi probatori al gia' grave quadro indiziario ricostruito sinora nel corso delle indagini. Dall'analisi dei rapporti familiari della vittima gli investigatori hanno accertato quale movente del delitto, l'esistenza all'interno della famiglia Scarfone di dissidi, acuitisi nel corso degli anni, legati alla gestione del patrimonio immobiliare e quindi dell'eredita' dell'anziana madre dei fratelli Scarfone. Madre nel frattempo deceduta. Gli arrestati, al termine delle formalita' di rito, sono stati tradotti presso le Case Circondariali di Reggio Calabria Panzera e Arghilla' in attesa di essere sottoposti ad interrogatorio di garanzia.(AGI)
Red/Mav