(AGI) - Teramo, 23 giu. - Fare presto e prevedere iniziative per sostenere il credito alle imprese che vogliono investire ma sono scoraggiate dalla mancanza di fiducia delle banche che non concedono anticipazioni. Sono questi i principali nodi emersi ieri mattina a Teramo, durante la riunione dell'Opes, che ha esaminato l'insieme dei provvedimenti destinati alle aree di crisi e ai territori danneggiati dal sisma. L'Opes - Osservatorio per lo sviluppo e l'economia - al termine di un'ampia disamina sulle opportunita' di finanziamento e agevolazioni nelle aree di crisi semplice e nelle aree di crisi complessa (illustrate dal presidente della Provincia Di Sabatino e dal dirigente regionale alle attivita' produttive Piergiorgio Tittarelli) e dei provvedimenti a favore delle imprese danneggiate dal terremoto, ha condiviso un documento che sara' inviato a Regione, Governo e Invitalia (quest'ultima soggetto attuatore dei programmi di finanziamento). "Non possiamo permetterci di scoraggiare l'entusiasmo delle imprese che hanno manifestato il proprio interesse ad investire, ora e' il momento di accompagnare questo processo in maniera da rimuovere ogni ostacolo: tempo e credito sono i due nodi principali. I finanziamenti pubblici non coprono il cento per cento degli investimenti e c'e' bisogno di incentivare il sistema delle garanzie a copertura delle richieste di finanziamento", ha dichiarato il presidente Renzo Di Sabatino. Dagli interventi dei presenti (associazioni di categoria, sindacati, Universita', Istituti di ricerca e Sindaci) sono emerse, quindi, alcune criticita' puntualizzate in un documento. In particolare, e' stata ribadita la necessita' di sollecitare: "...la Regione Abruzzo a farsi promotrice di iniziative urgenti nei confronti del mondo creditizio, alla luce di atteggiamenti tendenti a scoraggiare l'iniziativa privata a causa di tempi e modalita' in assoluto contrasto ed ostative verso un significativo fermento imprenditoriale; azioni finalizzate a sostenere, nelle sedi competenti, la necessita' del completamento della rete infrastrutturale compromessa dagli eventi calamitosi; riqualificazione del personale espulso dal circuito produttivo mediante l'utilizzo delle risorse destinate agli ammortizzatori sociali, scongiurando il rischio di un loro inutilizzo; valorizzazione, con le opportune misure di adeguamento, dei siti e dei manufatti industriali esistenti con una duplice finalita': evitare il consumo di suolo e razionalizzazione delle risorse. (AGI)
Red/Ett