Dopo oltre due anni di commissariamento per mafia, domenica prossima, 5 novembre, il Municipio X di Roma, quello di Ostia e del litorale cittadino, torna alle urne per eleggere il suo presidente. Non si tratta solo di una semplice tornata elettorale amministrativa ma del primo test per la giunta M5S di Virginia Raggi dopo 16 mesi in Campidoglio, perché proprio in riva al mare lo scorso anno la sindaca ha stravinto. I numeri parlano da soli: al ballottaggio a Ostia la Raggi incassò il 76% dei voti - andò meglio solo a Tor Bella Monaca - mentre i 5 Stelle ottennero il 43,8% dei voti. Un risultato lontano da quelle percentuali potrebbe riaccendere malumori sopiti a fatica nel Movimento sulla gestione del Campidoglio. Non a caso nell'ultimo mese la Raggi ha fatto tappa sul litorale almeno una volta a settimana.
Chi sono gli sfidanti
I candidati alla presidenza sono nove, di cui sette uomini, ma la contesa per la vittoria si annuncia tutta al femminile, tra la grillina Giuliana Di Pillo data in vantaggio nei sondaggi e Monica Picca, sostenuta dal centrodestra, a insidiarla. Scelta già a luglio dagli attivisti pentastellati, la prima è stata delegata al litorale della sindaca e punta tutto sulla legalità e sul decoro. La seconda batte sul tasto della lotta al degrado e sul rilancio di commercio e turismo, viene dalle fila di Fratelli d'Italia, è stata preferita alla candidata di Forza Italia anche per tenere a freno la possibile fuoriuscita di voti verso l'estrema destra di CasaPound, mai così attiva sul litorale.
Appare fortemente distanziato Athos De Luca, candidato del Pd: non vive sul litorale come gli altri sfidanti e sconta il peso della fine traumatica dell'ultima giunta municipale, a guida Dem, con l'ex presidente Andrea Tassone condannato a 5 anni in primo grado nel processo Mafia Capitale. A contendergli la terza piazza don Franco De Donno. Per 36 anni vice parroco della parrocchia di Santa Monica sul litorale, appoggiato da Mdp e Sinistra Italiana, De Donno ha lasciato temporaneamente il sacerdozio per parlare di ricucitura del tessuto sociale. Il giornalista Andrea Bozzi invece si candida con la parola d'ordine della 'separazione' di Ostia da Roma (si tenne un referendum in merito nel 1989 e nel 1999 ma in entrambi i casi non si raggiunse il quorum. E poi c'è CasaPound, con Luca Marsella, che punta a ottenere almeno un consigliere municipale.
Un Municipio popolato quasi come Venezia
Visto il numero di contendenti l'ipotesi del ballottaggio è concreta ed eventuali convergenze elettorali tra centrodestra e centrosinistra potrebbero sparigliare le carte. Si annuncia, dunque, un voto polarizzato sulla gestione della Capitale. Eppure le problematiche specifiche di Ostia meriterebbero attenzione. Il Municipio X conta quasi 230mila abitanti, quasi quanto Venezia, fosse autonomo sarebbe il quattordicesimo comune italiano per popolazione, tra Messina e Padova. A Ostia c'è il mare, ma non si vede, coperto dal famigerato 'lungomuro' costruito negli anni dagli stabilimenti balneari. Ma soprattutto c'è un'emergenza legalità: negli ultimi venti anni stabilimenti e ristoranti sono diventati spesso preda del riciclaggio, col litorale utilizzato come porto franco dalla malavita dedita a spaccio ed estorsione.
Negli ultimi venti anni i 18 chilometri di litorale hanno cambiato volto, con un proliferare di lidi, ristoranti e locali notturni, attività in alcuni casi affidate a prestanome della criminalità. Lo dimostrano le sette condanne arrivate a inizio mese scorso, con pene tra i 5 e i 13 anni con l'aggravante del "metodo mafioso", a carico di persone ritenute affiliate al clan Spada, per minacce, violenze e sfratti forzosi da alloggi popolari. O le sette, tra 8 mesi e 5 anni, arrivate a febbraio scorso proprio su appalti e concessioni balneari. Senza dimenticare il sequestro nell'estate 2016 dei locali del porto turistico all'imprenditore Mauro Balini, già indagato per bancarotta fraudolenta e riciclaggio. Chiunque vinca si troverà a gestire uno dei territori più degradati della città. Ma con risorse appena sufficienti all'ordinaria amministrazione.