In un doppio colloquio con Il Fatto Quotidiano e Il Messaggero, Virginia Raggi si mostra battagliera e determinata dopo la sentenza che la ha assolta dall'accusa di falso ideologico in atto pubblico per la vicenda della nomina del fratello del suo braccio destro, Raffaele Marra, alla Direzione Turismo.
"Sono sempre stata convinta che mi avrebbero assolta e ho agito nell'esclusivo interesse della mia città", spiega la sindaca al quotidiano romano, "e questa convinzione mi ha spinto ad andare avanti con la serenità di chi sa di aver fatto tutto correttamente". "Dopo due anni si corre, solo chi non fa non sbaglia", ha proseguito, "sono stata assolta perché i giudici hanno riconosciuto che ho sempre e soltanto lavorato per il bene della mia città. Siamo a metà mandato, raccogliamo i frutti del lavoro di questi due anni e mezzo. Non è passato giorno in questi due anni e mezzo che non abbia dato tutta me stessa per la mia città. Ho capito che un buon amministratore deve armarsi di pazienza e caparbietà per superare ostacoli imprevisti. Darò ancora di più".
In arrivo "nuove professionalità"
Numerose le sfide della seconda metà del mandato, a partire dalla spazzatura: "È partito il nuovo modello di raccolta porta a porta, sta dando i risultati attesi. Lo stiamo estendendo, ma sono operazioni che richiedono tempo". Per velocizzare la macchina del Comune la sindaca si impegna inoltre a un innesto di "nuove professionalità": "Presto arriveranno nuovi professionisti che stiamo selezionando con una procedura pubblica. Dirigenti esterni per inserire nuova linfa in una struttura ferita dalle inchieste, paralizzata dalla paura di sbagliare e prendersi responsabilità. E credo che sia necessario rivedere il codice degli appalti".
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"La Lega ha fatto male i conti"
"La Lega aveva provato a lanciare un'Opa su Roma ma ha fatto veramente male i conti". dichiara poi Raggi al Fatto, "speravano di arrivare prima della scadenza della mia giunta per raccoglier ei frutti di quello che abbiamo seminato in questi due anni e mezzo. Il Carroccio ora dovrebbe pensare a rispettare il contratto di governo. Per esempio noi vogliamo più soldi e poteri per Roma". Raggi spiega di aver chiesto 180 milioni di euro per rifare le strade della città: "Si impegnassero ad approvare un emendamento apposito alla manovra: me lo aspetto io e se lo aspettano tutti i romani". Non solo "Salvini si è impegnato a mandare a Roma 250 uomini delle forze dell'ordine. I cittadini non si accontentano delle promesse: ci aspettiamo questo piccolo ma importante aiuto".