AGI - Il Senato ha approvato la riforma per l’elezione diretta del Presidente del Consiglio, cosa cambia adesso?
La riforma approvata dal Senato prevede l'elezione diretta del Presidente del Consiglio, modificando il ruolo del governo, del Presidente della Repubblica e il voto dei cittadini.
Attualmente, il Presidente del Consiglio viene nominato dal Presidente della Repubblica e deve ottenere la fiducia del Parlamento.
Con la riforma, il Presidente del Consiglio sarà eletto direttamente per un mandato di 5 anni, rinnovabile una sola volta consecutivamente, e dovrà comunque ottenere la fiducia del Parlamento.
In caso di mancata fiducia, il Parlamento sarà sciolto e si andrà a nuove elezioni. Il Presidente della Repubblica non nominerà più il Presidente del Consiglio ma conferirà l'incarico all'eletto, potrà revocare ministri solo su richiesta del Presidente del Consiglio, e non potrà nominare senatori a vita.
I sostenitori della riforma ritengono che aumenterà la stabilità governativa, mentre i critici temono una concentrazione eccessiva di potere.
La riforma, dopo l'approvazione al Senato, deve passare alla Camera e poi tornare a Palazzo Madama e poi ancora a Montecitorio. Potrebbe anche essere sottoposta a referendum.
Se confermata sarà operativa dalle prossime elezioni politiche e richiederà una nuova legge elettorale.