AGI - "Spero che la smettano di insultare. Perché se Landini e Bombardieri (Maurizio Landini e PierPaolo Bombardieri, rispettivamente segretari nazionali di Cgil e Uil, ndr) pensano di fare iscritti o di aiutare il Paese insultando il ministro Salvini, 'squadrista', 'spregevole', 'sgradevole', 'olio di ricino' e altre sciocchezze del genere, hanno sbagliato persone, hanno sbagliato Paese". Lo ha detto a Bari il vicepremier Matteo Salvini, a margine dell'evento "Progetti e grandi opere in Italia e in Puglia", che si è svolto al terminal crociere del porto.
"Io penso - ha aggiunto il ministro - che i sindacati debbano fare il loro lavoro liberamente, però se c'è un'autorità indipendente di garanzia degli scioperi, che chiede di ridurre gli orari dei disagi per i cittadini, se i sindacati se ne fregano e insultano, non è un problema per Salvini, è un problema per le lavoratrici e i lavoratori". Quindi, "se c'è uno sciopero lo si faccia, di 24 ore no", ha ribadito. Salvini ha rimarcato che non si può "fermare il Paese in un venerdi di lavoro, perché il venerdì e il lunedì son due giornate di lavoro". Quindi "chi vuole sciopera: pochi. Chi vuole lavora: tanti".
Il vicepremier, poi, si è detto "contento di aver tutelato il diritto di chi vuole scioperare, che infatti sta scioperando questa mattina, anche se i numeri sono estremamente ridotti, ma anche di aver tutelato il diritto al lavoro, alla mobilità, alla salute, allo studio, della stragrande maggioranza degli italiani che non potevano perdere un intero giorno e un'intera notte". E conclude: "il diritto allo sciopero è sacrosanto, non si tocca, ma nei modi e nei tempi previsti dalla legge e dal buon senso. Se sta scioperando una minoranza, che ha tutto il diritto di farlo questa mattina sul trasporto pubblico, mentre la stragrande maggioranza sta lavorando e sta viaggiando vuol dire che abbiamo raggiunto il risultato che ci eravamo proposti".