Giuseppe Conte ha dato le prime cifre sui rimborsi ai veneziani per i danni subiti con l'acqua alta di martedì notte. "Per quanto riguarda il ristoro dei danni - ha detto il presidente del Consiglio al termine della riunione in prefettura - ci sono due fasi: la prima consentirà di indennizzare privati ed esercenti commerciali fino ad un limite di 5 mila per i privati e 20 mila per gli esercenti". "Questi soldi potranno arrivare subito. Poi chi ha danni più consistenti li quantificheremo con più calma e ovviamente dietro istruttoria tecnica potranno anche essere liquidati quelli maggiori", ha aggiunto.
"Nel Consiglio dei ministri di oggi adotteremo il decreto che dichiara lo stato di emergenza, come richiesto dal presidente della Regione", ha poi confermato Conte. "Questo - ha proseguito, al termine della riunione mattutina in prefettura - ci consentirà di varare già le prime dotazioni finanziarie per quanto riguarda le spese di primo soccorso volte a ripristinare la funionalità dei servizi".
Durante la sua visita a Venezia il presidente del Consiglio ha percepito "un grande disagio". Come ha detto al termine dell'incontro in prefettura con i vertici locali, "le mie sono solo prime impressioni, voglio completare un altro giro e parlare un po' di piùcon le persone che stanno soffrendo questa situazione drammatica". Prima di ripartire per Roma, Conte fa un sopralluogo sull'isola di Pellestrina, la più colpita in laguna. "La mia impressione è che ci sia veramente un grande disagio. Oggi ha parlato con un edicolante che ha visto la sua edicola sprofondare nel canale della Giudecca perdendo tutto. Potete immaginare cosa posa significare per chi ha una attività commerciale vede tutto il suo mondo crollare sotto acqua", ha concluso prima di salire sul motoscafo.