Danilo Toninelli, deputato del Movimento 5 stelle e capogruppo dei grillini al Senato, su Twitter pubblica una pagina di un testo, “Istituzioni di diritto pubblico”, che attribuisce al costituzionalista Costantino Mortati. Lo fa per sostenere la tesi che vorrebbe Mattarella colpevole di aver forzato la procedura della nomina dei ministri opponendosi a Savona.
Ma in pochi minuti su Twitter Toninelli viene duramente criticato per due ragioni: il testo citato non è quello di Mortati da di Temistocle Martines, ma soprattutto perché quel testo, se letto per intero e non solo nello stralcio che il politico condivide ai suoi follower, sostiene esattamente quello che molti costituzionalisti dicono: Mattarella si è comportato nel pieno dei suoi poteri costituzionali. Magari il veto su un ministro è opinabile dal punto di vista politico, ma comunque legittimo perché non si tratta di "scegliere" i ministri, che il Quirinale non può, ma "nominarli", dove il Presidente ha margini.
Questo è Costantino Mortati da “Istituzioni di diritto pubblico”, quello che la Costituzione l'ha scritta pic.twitter.com/9u4ibRIuX9
— Danilo Toninelli (@DaniloToninelli) 27 maggio 2018
“Questo è Costantino #Mortati nel verbale della seduta del 4 gennaio 1947. Cito: "Ministri, che dovrebbero, quindi, godere tanto della fiducia del Presidente della Repubblica che del Primo Ministro””, gli fanno notare su Twitter, ricordando al politico penta stellato un passaggio storico della formazione della nostra costituzione. Ma i toni non sono sempre gentili. E Toninelli si è trovato in pochi minuti sommersi dagli interi stralci del testo. Con toni non sempre concilianti.
mettiamo tutto il testo va pic.twitter.com/HyZQ7KJxzj
— AndreaR (@gacchan74) 28 maggio 2018
Queste le prerogative del presidente. Ignorante. pic.twitter.com/NAe6pT3QBS
— Tommaso Ederoclite (@ederoclite) 27 maggio 2018