L'Aula del Senato ha accolto la richiesta di autorizzazione a procedere nei confronti di Matteo Salvini, presentata del Tribunale dei ministri di Catania, per il caso Gregoretti.
Respinto l'ordine del giorno presentato da Forza Italia e da Fratelli d'Italia per ribaltare il primo via libera deciso a gennaio dalla Giunta per le immunita'.
Il numero dei favorevoli e dei contrari, sarà reso noto solo dopo alle 19: i senatori che non hanno partecipato alla votazione potranno infatti farlo fino al tardo pomeriggio comunicando il loro voto ai Senatori Segretari.
L'esito dello scrutinio sarà ufficializzato solo allora. M5s, Pd, Italia viva e Leu avevano annunciato la loro contrarietà all'ordine del giorno, la Lega non ha partecipato al voto, FdI e Forza Italia hanno votato a favore.
Il via libera al processo passa con 152 voti in Senato
È confermato il via libera del Senato alla richiesta di autorizzazione a procedere presentata dal Tribunale dei ministri di Catania nei confronti di Matteo Salvini per il caso Gregoretti. L'ordine del giorno presentato da Forza Italia e da Fratelli d'Italia, che puntava a ribaltare la decisione della Giunta per le immunità - e quindi a negare la richiesta dei magistrati siciliani -, è stato respinto con 152 no, 76 sì e nessun astenuto. Lo ha annunciato il presidente Elisabetta Casellati al termine delle votazioni.
Per l'approvazione dell'Odg erano necessari 160 voti, pari alla maggioranza assoluta dei componenti dell'Assemblea.
Salvini: sinistra che mi manda a processo? Dei poveretti
"Mi sembra chiaro ed evidente che con i voti del Pd, M5s, Italia viva e Leu, mi mandano a processo per aver bloccato un nave". Così Matteo Salvini parlando del caso Gregoretti a 'Radio Radio'.
"Io ritengo di aver difeso il mio Paese. Per qualcuno invece sono un pericoloso criminale. Io non ho nulla di cui vergognarmi anzi andrò in quell'aula di tribunale rivendicando" quanto fatto, ha continuato il segretario leghista. "Quelli della sinistra sono dei poveretti", ha concluso.
"Quelli che mi hanno stupito sono quelli che al governo mi dicevano 'bravo bravo' fino a qualche mese fa e poi oggi non hanno avuto neanche il coraggio di farsi vedere", ha aggiunto Salvini, parlando delle assenze nei banchi del governo durante il voto in Senato.
Fontana: Salvini ha agito nel rispetto regole
"Tutto come previsto! I giallorossi confermano il voto per mandare a processo Matteo Salvini. Resta la piena consapevolezza che Matteo abbia agito nel rispetto delle regole e con il solo obiettivo di salvaguardare i confini nazionali. Così il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana commenta sul suo profilo Facebook il voto del Senato che ha dato l'ok al processo per la vicenda Gregoretti. "L'orgoglio di Matteo nel rivendicare ciò che ha fatto è l'orgoglio di tutti coloro che hanno davvero a cuore il futuro dell'Italia e degli italiani - continua Fontana -. In questo scenario l'ipocrisia del premier Conte e di chi faceva parte del precedente Governo supera ogni limite".
Biancofiore: il destino della politica è in mano a Renzi
"Il destino della politica italiana, più che quello personale di Salvini, è nelle mani di Matteo Renzi, al quale mi appello. Da troppi anni la suddivisione dei poteri del povero Montesquieu, base delle democrazie, è stato soppiantato da una parte della magistratura che si è fatto potere dello stato svilendo la funzione nobile della politica. Ora Renzi ha la possibilità di dimostrare cos'è la civiltà giuridica e che la Costituzione non è un libraccio al servizio politico di qualsivoglia parte in campo". Lo afferma Michaela Biancofiore di Forza Italia.
"La querelle sulla prescrizione non è in fondo diversa da questa sulla Gregoretti, perché se si lascia mano libera a 5 stelle e Pd si violano in entrambi i casi principi fondanti dello stato democratico. Renzi che è un garantista come noi e un politico di razza, non può consentire l'uso diverso di due misure uguali: la sopravvivenza della politica", conclude.
Crimi: da Salvini perenne fuga da responsabilità
"Oggi Matteo Salvini afferma di non essere intenzionato a scappare. E già questa è una novità assoluta, perché a parlare è un soggetto perennemente in fuga". Lo scrive sul Blog delle stelle il capo politico del Movimento 5 stelle, Vito Crimi. "Se oggi non scappa è perché lo ha già fatto la scorsa estate, quando pur di sfuggire alle sue responsabilità ha fatto cadere un governo, tradendo la fiducia di milioni di cittadini e rischiando di mettere il nostro Paese e la sua economia in ginocchio", aggiunge.
Per Crimi "Quello della Gregoretti è diventato un 'caso' per un suo capriccio, una sua esclusiva e personale forzatura: semplicemente voleva orientare il tema immigrazione sul blocco, nonostante fossero stati già compiuti tutti i passi necessari per procedere alla redistribuzione dei migranti".
Da mesi, sottolinea ancora, "il capo della Lega vive in uno stato confusionale, è evidente" e "quando si dice tutto e il contrario di tutto significa che un pensiero vero, coerente, non c'è. Salvini, questa è la tua ultima occasione: per una volta, non scappare. Assumi la responsabilità delle tue scelte, fatti processare e lasciaci lavorare per il nostro Paese senza farci perdere altro tempo", conclude.
Il Senato autorizza il processo nei confronti di Salvini
L'Aula del Senato ha accolto la richiesta di autorizzazione a procedere nei confronti di Matteo Salvini, presentata del Tribunale dei ministri di Catania, per il caso Gregoretti.
Respinto l'ordine del giorno presentato da Forza Italia e da Fratelli d'Italia per ribaltare il primo via libera deciso a gennaio dalla Giunta per le immunita'.
Il numero dei favorevoli e dei contrari, sarà reso noto solo dopo alle 19: i senatori che non hanno partecipato alla votazione potranno infatti farlo fino al tardo pomeriggio comunicando il loro voto ai Senatori Segretari.
L'esito dello scrutinio sarà ufficializzato solo allora. M5s, Pd, Italia viva e Leu avevano annunciato la loro contrarietà all'ordine del giorno, la Lega non ha partecipato al voto, FdI e Forza Italia hanno votato a favore.
Meloni in Senato, a rischio valore democrazia
Giorgia Meloni, leader di Fratelli d'Italia, è arrivata a Palazzo Madama dove è in corso l'esame del caso Gregoretti. "Sono venuta per ascoltare l'intervento di Matteo Salvini, in solidarietà con il tentativo di processarlo per aver fatto il suo lavoro e per difesa del ruolo che Salvini rappresentava da ministro. Se passa il principio che in Italia un ministro non possa fare quello che la gente gli chiede è finita la democrazia", ha detto ai cronisti.
"Penso che tutti abbiano la responsabilità di difendere il valore della democrazia in Italia anche votando contro l'autorizzazione a procedere nei confronti di Salvini", ha aggiunto.
Salvini cita Paolo Borsellino durante il suo intervento in Senato
"Ricordo qualcuno che ha dato la vita per questo Paese che ricordava che chi ha paura muore ogni giorno e chi non ha paura muore una volta sola. Sbaglierò ma ho fatto il ministro nell'interesse del mio Paese". Matteo Salvini cita Paolo Borsellino durante il suo intervento in Senato sul caso Gregoretti.
Si stabilisca in tribunale, aggiunge, "se difendere l'onore dell'Italia è un dovere di un politico o un crimine che merita fino a 15 anni di carcere, voglio che qualcuno metta la parola fine a questo dibattito surreale".
"Facciamo decidere a un giudice, usciamo da quest'Aula e facciamo decidere a lui. Ormai il re è nudo, potete andare avanti qualche mese o settimana ma in democrazia il giudizio lo dà il popolo"
Salvini: "Decida il giudice se ho fatto il mio dovere"
"Devo disubbidire a Giulia Bongiorno perché sono testone e sono stufo di impegnare quest'Aula per la Diciotti, la Gregoretti, la Open Arms. Chiariamola una volta e per tutte davanti a un giudice se ho fatto il mio dovere". Così Matteo Salvini nell'Aula del Senato. "Io un sequstratore? I migranti siamo andati a prenderli noi in acque maltesi", ha aggiunto.
"Ci chiesero aiuto e ho detto sì, avremmo potuto fregarcene e invece no", ha sottolineato. "Gli avversari si battono in democrazia nelle urne, non nelle aule dei tribunali, questo insegna la storia di questo paese. Voglio andare a processo per raccontare al mondo e ai miei figli che queste politiche sull'immigrazione condivise dalla Lega e dai 5s hanno salvato decine di migliaia di vite umane"
Salvini: "Con le mie politiche sono state salvate migliaia vite"
"Gli avversari si battono in democrazia nelle urne, non nelle aule dei tribunali, questo insegna la storia di questo paese". Così Matteo Salvini nell'Aula del Senato. "Voglio andare a processo per raccontare al mondo e ai miei figli che queste politiche sull'immigrazione condivise dalla Lega e dai 5s hanno salvato decine di migliaia di vite umane", ha aggiunto.
La Russa a M5s: "Non tradite voi stessi, votate no"
Ignazio La Russa interviene nell'Aula del Senato e si rivolge agli "amici" del Movimento 5 stelle. Sull'autorizzazione a procedere contro Salvini per il caso Gregoretti, dice il senatore di FdI, "non potete tradire voi stessi. Ho in mente tutti gli atti di solidarietà quando avete governato insieme alla Lega. Vi abbiamo sempre applaudito quando avete assunto un atteggiamento di contrasto all'immigrazione clandestina. Non tradite questa fiducia che anche a voi abbiamo dato con un voto che sarebbe di disonore per la vostra intelligenza e per la vostra parte politica".
Salvini: "Attendo sereno il giudizio del Tribunale"
"Confido nel fatto che la magistratura sia sana, libera e indipendente". Così Matteo Salvini, parlando con i cronisti al Senato del caso Gregoretti. "Se devo essere processato, lo farò a testa alta. Andrò a processo e racconterò quello che ho fatto come mio motivo d'orgoglio. Attendo sereno il giudizio prima del Tribunale, poi del popolo italiano quando si voterà"
Bongiorno, Conte disse: 'ricollocamento, poi lo sbarco'
"Prenda un avvocato più autorevole di me. Un avvocato che ha detto: 'Noi della Presidenza del consiglio abbiamo lavorato perché bisogna ricollocare e poi consentire lo sbarco". Queste sono le parole del presidente del Consiglio, avvocato Conte, in relazione alla Gregoretti". Così nel'Aula del Senato la senatrice della Lega, Giulia Bongiorno.
Salvini: "Il processo è un motivo d'orgoglio. Non scappo"
Andare al processo per la vicenda Gregoretti "è un motivo d'orgoglio. Io non scappo". Così Matteo Salvini parlando con i cronisti al Senato.
FI-FdI chiedono al Senato di respingere il processo a Salvini
Fi e FdI, secondo quanto si apprende a Palazzo Madama, hanno depositato l'ordine del giorno con cui chiedono all'Aula del Senato di respingere la richiesta di autorizzazione a procedere nei confronti di Matteo Salvini per la vicenda Gregoretti.
De Falco a Salvini: "Sia coerente, rinunci all' immunità"
Salvini "rinunci alla sua immunità: la esorto a farlo, sarebbe un bel gesto". Cosi' Gregorio De Falco, senatore del Gruppo Misto, si rivolge nell'Aula del Senato al leader della Lega nel corso della discussione sul caso Gregoretti. "Anche la gente di cui parla come il suo popolo, si aspetta che lei sia coerente con i proclami che sta facendo da due anni", ha aggiunto.
Renzi: "Non intervengo in Aula ma voto"
"Non intervengo in Aula ma voto". Lo ha detto ai cronisti a Palazzo Madama il leader di Italia viva, Matteo Renzi.