Via libera definitivo della Camera alla riforma costituzionale che riduce il numero dei parlamentari. I voti a favore sono 553, i contrari 14, e 2 gli astenuti. Hanno votato a favore, oltre alle forze di maggioranza M5s, Pd, Iv, Leu, anche le forze di opposizione, Forza Italia, FdI e Lega. Tra i voti contrari +Europa, e alcuni singoli deputati in dissenso dal loro gruppo.
Si passerà quindi dagli attuali 945 ai futuri 600 parlamentari. Una 'sforbiciata' degli eletti complessivi pari al 36,5%. Questa è la diretta conseguenza dell'approvazione definitiva della riforma costituzionale targata M5s, e con la nascita del governo giallorosso appoggiata anche da Pd, Leu e Italia viva (nonostante nelle tre precedenti votazioni abbiano votato contro).
Il via libera alla riforma arriva con l'ok anche di Forza Italia, FdI e Lega. L'entrata in vigore della riforma non avverrà prima di gennaio 2020, in quanto bisognerà attendere i tre mesi previsti dalla Carta per consentire, a chi lo ritiene necessario, di richiedere lo svolgimento del referendum.
Se si dovesse svolgere la consultazione popolare, l'entrata in vigore slitterebbe di diversi mesi e sarebbe comunque subordinata alla vittoria dei sì. Dopodiché serviranno circa due mesi per ridisegnare i collegi. L'effetto diretto della riforma è la diminuzione del numero dei deputati, che passano da 630 a 400 totali, e dei senatori, che scenderanno a 200 totali dagli attuali 315.