L’Istituto Demopolis ha misurato il peso delle forze politiche all’indomani della scelta di Renzi di fondare un nuovo partito. La Lega si conferma primo partito con il 33%; il Movimento 5 Stelle torna secondo partito con il 20,5% e supera di circa un punto il PD che, per effetto della scissione, si attesta oggi al 19,4%. Fratelli d’Italia con il 7% scavalca di un punto Forza Italia (al 6%); Italia Viva avrebbe il 5,2%.
Se si votasse per la Camera, secondo il Barometro Politico Demopolis, il partito di Matteo Renzi otterrebbe dunque poco più del 5%, con un elettorato certo del 4% e un bacino potenziale complessivo del 9% che prende in considerazione l’ipotesi di poter votare in futuro per Italia Viva.
L’Istituto diretto da Pietro Vento ha analizzato per il programma Otto e Mezzo la composizione, piuttosto trasversale, del consenso potenziale al nuovo partito di Renzi, in base all’autocollocazione politica degli elettori. 4 su 10 si definiscono di Centro Sinistra, circa un terzo di Centro, il 20% di chi voterebbe Renzi si colloca nel Centro Destra.
“Significativa – spiega il direttore di Demopolis Pietro Vento – è la percezione dell’opinione pubblica sugli effetti che la scissione nel PD ed il protagonismo dell’ex Premier potranno avere sul percorso dell’Esecutivo. Per appena il 6% avranno un effetto positivo; per il 35% si indebolirà il Conte bis. Per quasi 1 italiano su 2, la nascita di Italia Viva non avrà, almeno per il momento, effetti significativi sulla vita e sulla tenuta del Governo”.
Nota informativa - L'indagine è stata effettuata dall’Istituto Demopolis, diretto da Pietro Vento, il 18 e il 19 settembre per il programma Otto e Mezzo (LA7) su un campione stratificato di 1.500 intervistati, rappresentativo dell’universo della popolazione italiana maggiorenne. Supervisione della rilevazione demoscopica di Marco E. Tabacchi. Coordinamento del Barometro Politico Demopolis a cura di Pietro Vento, con la collaborazione di Giusy Montalbano e Maria Sabrina Titone. Approfondimenti su: www.demopolis.it