Il fumo e Matteo Salvini. Il segretario leghista venerdì ha annunciato che proverà a smettere di fumare come regalo per il figlio Federico, che martedì compira' 15 anni. "Lui e la Mirta, che ha cinque anni, mi dicono 'Papà basta con 'sta puzza di sigarette, ti fai del male, quand'è che smetti? Non è facile in periodi come questi di litigi, incontri, telefonate e trattative. Se uno è nervosetto e stanco la sigaretta se la accende", si è sfogato coi suoi fan, in diretta Facebook.
In realtà, come tanti altri fumatori, il capo del partito di via Bellerio ha detto 'addio' più volte alla sigaretta. L'ultima volta è successo all'indomani dei ballottaggi delle amministrative del 2016. "Lunedì 20 giugno, alle 23:59, mi accendo l'ultima sigaretta - aveva promesso a 'Un giorno da pecora' -. Fumare è da idioti e fa male". "Avevo smesso per otto anni a Capodanno dal 2000 ma poi, stupidamente, ho ripreso. Stavolta non lo farò". Salvini mantenne la promessa e smise, ancora una volta, di fumare, documentando sui social le difficoltà dell'astinenza da nicotina (per esempio a metà luglio 2016 scrisse soddisfatto: "Nonostante Renzi, sono al 24esimo giorno senza sigarette, senza ingrassare e senza arrabbiarmi troppo"). Non è dato sapere quando il 'capitano' leghista abbia ripreso in mano la sigaretta, almeno in privato. Sicuramente, dopo la breve crisi, poi risolta, con la fidanzata Elisa Isoardi, nel luglio scorso, ha ricominciato a fumare in pubblico. Ora la nuova sfida, lanciata alla vigilia di una settimana cruciale, con l'avvio delle consultazioni al Colle per la formazione del governo, che lo vedrà tra i protagonisti.
E anche ieri Salvini è tornato sul tema e non ha mancato l'occasione di farne una questione politica e attaccare ancora il Partito democratico. "Via tasse assurde inventate dal Pd. Chi smette di fumare insieme a me?", ha scritto, linkando su Facebook un articolo sulla tassa sulle sigarette elettroniche.