Luigi Di Maio rompe gli indugi e si schiera a difesa di Matteo Salvini, anche sulla questione migranti. "Andiamo avanti, il nostro codice etico non è stato violato e la Lega è leale" ha detto in una intervista a La Stampa. "Tutti gli eritrei potranno presentare domanda d'asilo. Noi abbiamo sempre protetto chi scappa da una guerra".
Secondo il vicepremier "Salvini non deve dimettersi" e anche se "è giusto che i pm indaghino" devono sapere che "stiamo difendendo l'Italia". Di Maio ha anche un'altra convinzione: che "l'Europa, così com'è, sparirà".
La questione migranti
"L'indagine di Agrigento è un atto dovuto" sostiene Di Maio, "Perché le decisioni prese a proposito della Diciotti facevano capo al Viminale. Ma le scelte del governo sono state condivise. E' giusto e normale che i giudici facciano serenamente il loro lavoro". Il caso Diciotti, secondo il capo politico di M5s, "è stato un chiaro segnale al mondo per dire che l'Italia fa sul serio sulla redistribuzione dei migranti. E i giorni passati per risolvere il caso sono serviti a trovare la soluzione migliore per chi era a bordo. Persone che invece di finire in un lager come il Cara di Mineo avranno sistemazioni dignitose. Albania e Irlanda hanno dato uno schiaffo ai grandi d'Europa. E anche la Chiesa".
La sfida all'Unione europea
Per quanto riguarda la Ue, Di Maio si dice convinto che "i singoli Paesi si siano sempre fatti gli affari loro e che l'Italia sia sempre andata in soccorso di tutti". "Ora il vento è cambiato. Le contraddizioni stanno venendo fuori. Molti governi ci attaccano chiamandoci populisti, senza rendersi conto che hanno le ore contate. Alle prossime elezioni europee prenderanno una batosta memorabile. Anche in Francia, Germania o Spagna i cittadini che la pensano come noi sono la maggioranza. Persone che hanno problemi profondi. A cominciare dalla povertà". "Bisogna uscire dalla retorica europeista per cui basta far parte dell'Unione per andare d'amore e d'accordo. Non significa farsi dei nemici. Ma avere a cuore i nostri interessi". Di Maio interviene poi anche su Orban: "il primo ministro ungherese rappresenta una forza di destra, mentre il M5s non è né di destra né di sinistra".