"In Italia non c'è nessun rischio dittatura, semmai una velata dittatura fondata sulla paura, sulla precarietà, sulla mancanza di speranza e ce l'hanno consegnata i governi precedenti". Il ministro dell'Interno Matteo Salvini, nel suo discorso alla scuola politica della Lega, risponde così alle dichiarazioni di Silvio Berlusconi, che ha auspicato di nuova una rottura tra il Carroccio e il Movimento 5 stelle.
"Io non mollo di un centimetro, saranno altri a mollare", ha proseguito il vicepremier, "certe sciocchezze le lascerei dire ai burocrati di Bruxelles e ai frustrati di sinistra. Chi parla di rischio dittatura in Italia non ha ben presente che l'Italia sta bene, mi dispiace che Berlusconi usi le parole che di solito usano i Renzi le Boldrini e gli Juncker". "Berlusconi le lasci dire ai burocrati di Bruxelles e ai nostalgici di sinistra queste esagerazioni", sottolinea Salvini, l'Italia con la Lega al governo sarà sempre democratica e mai più serva di nessuno".
Il Cav vuole che Salvini "torni a casa"
"Sento un'aria pesante, siamo tornati al 1994 con una grave situazione di pericolo. I grillini aggiungono al loro vetero-comunismo anche una smodata invidia sociale e una assoluta ignoranza e non conoscenza dell'amministrazione pubblica", aveva detto ieri il Cav al congresso nazionale dei Giovani di Forza Italia.
"A nessuno - ha ribadito - verrebbe in mente di consegnare una azienda anche piccola a chi non la conoscesse, eppure è accaduto in Italia ed è cosi' oggi. Questi signori mi preoccupano ancora di più per gli annunci che fanno, che vanno a toccare le libertà dei cittadini. Ma preoccupano ancora di più per quello che intendono fare nel futuro. Il riferimento è allo stato etico che sceglie al posto dei cittadini cosa è bene e cosa è male e ai cittadini lo impone". "Questo - ha sottolineato - è la negazione della libertà e l'anticamera di una dittatura. È incredibile di come si diffondano le menzogne come sul reddito di cittadinanza. Hanno dichiarato che si abolirà la povertà. Dobbiamo mandare messaggi precisi alla Lega e a Salvini perché tornino a casa, questo governo contro natura non può continuare e la possibilità di porvi fine non è così remota. Dopo c'è la possibilità di un mandato al centro destra per andare in Parlamento a cercare una maggioranza, che io credo sia una ipotesi realista"