"Fronte comune" contro il governo Conte II, opposizione coordinata e alleanza rinnovata in tutte le prossime scadenze elettorali regionali. Ma soprattutto obiettivo di battaglia comune contro ogni ipotesi di modifica della legge elettorale che "favorisca l'inciucio" post voto tra i partiti. E quindi contro il proporzionale.
È l'esito del faccia a faccia di riavvicinamento tra Matteo Salvini e Silvio Berlusconi, il primo dopo l'incontro saltato un mese fa all'indomani dell'annuncio del leghista di volersi sfilare dall'esecutivo con i 5 stelle. Il segretario di via Bellerio e il presidente di Forza Italia hanno pranzato insieme nella villa di Berlusconi, in via Rovani, a Milano. L'incontro segue i 14 mesi di 'distanza' forzata per l'esperienza di governo M5s-Lega, seguite da settimane in cui la formazione dell'esecutivo Pd-M5s ha spinto gli ex alleati dalla stessa parte ma in un clima un po' teso, in cui più volte Berlusconi ha rimproverato a Salvini errori nella scelta dei tempi della crisi da lui provocata, e ha lamentato le "ingenuità sovraniste" che ha dovuto subire FI.
In questo mutato e delicato contesto, nessuno nei tre partiti ha però mai messo in discussione la tenuta a livello locale dell'alleanza Lega-FI-FdI, e anche nell'incontro di oggi vi sarebbe stata la conferma della corsa comune in tutte le prossime scadenze elettorali. A partire dell'Umbria e dall'Emilia-romagna, dove FI avrebbe dato la disponibilità a sostenere le candidate scelte da Salvini, Donatella Tesei e Lucia Borgonzoni. Ma ogni decisione definitiva viene rinviata a un successivo incontro anche con Giorgia Meloni. La presidente di FdI comunque nei giorni scorsi ha sentito lei stessa Berlusconi, in particolare sul tema della legge elettorale, visti i timori che qualche esponente azzurro possa votare con i partiti di maggioranza a favore di una riforma in senso proporzionale.
Con Salvini "abbiamo parlato un po' di tutto e dell'opposizione: è andato tutto bene. Siamo in piena sintonia", ha sostenuto Berlusconi, intercettato dai cronisti al termine dell'incontro. A chi lo ha sentito, il Cavaliere è apparso "molto contento": ha parlato di un colloquio "molto positivo" - viene riferito - cui seguiranno altri a scadenza regolare.
Il fronte comune anti proporzionale: una nuova alleanza
L'incontro è stato "cordiale" ed è "andato molto bene" a livello di rapporti personali, che sono sempre restati "buoni", e anche di contenuti, viene ricostruito da fonti leghiste. Si è deciso di lavorare a costruire un percorso comune di opposizione al governo - si prosegue - l'opposizione "del popolo contro il palazzo". Anche sulla legge elettorale, si spiega sempre da via Bellerio, la linea è quella del sì al maggioritario e di una battaglia contro il proporzionale, definita legge pro-inciucio perché permette le alleanze dopo il voto e non costringe i partiti a unirsi con patti chiari prima delle politiche.
Salvini ha invitato sia FdI che FI a partecipare alla manifestazione contro il governo Conte indetta il 19 ottobre a Roma. Ma la foto del palco di piazza San Giovanni, per il capo della Lega, non sarà quella della reunion, della riedizione del centrodestra. L'idea di Salvini è quella di proporsi come leader di una nuova alleanza che punta ad allargare e coinvolgere e non a riproporre "vecchi schemi".
A questo lavora l'ex ministro dell'Interno. Ed è questo il senso dell'appuntamento organizzato domani a Milano, al quale prenderanno parte i sindaci della Lega e nove governatori del centrodestra. Hanno confermato la loro presenza i leghisti Luca Zaia, Attilio Fontana e Massimiliano Fedriga, e il leader del partito sardo d'azione Christian Solinas, oltre al presidente della provincia di Trento, Maurizio Fugatti.
Poi ci saranno il governatore ligure ex FI Giovanni Toti, l'azzurro Alberto Cirio, i civici Vito Bardi (Basilicata) e Donato Toma (Molise) e l'esponente di FdI Marco Marsilio (Abruzzo). Assente il presidente della Regione Sicilia Nello Musumeci.
Una leadership intorno all'idea di Lega del 'buon governo'
L'obiettivo di Salvini è di costruire una leadership attorno all'idea di Lega del 'buon governo' locale, allargata a tutti quelli che hanno lo stesso obiettivo."Perché è vero che in Parlamento siamo opposizione ma nel Paese governiamo", si ragiona in via Bellerio. "Non è una ripartenza. È la presa d'atto, la rappresentazione plastica del governo della Lega e della coalizione. Anche se non sei in maggioranza nei palazzi puoi fare politica di governo dal momento che sei ampiamente rappresentato in Italia nei governi regionali".
Infine, per quanto riguarda FI, da segnalare che Berlusconi ha dato disponibilità a fare campagna elettorale per le Regionali in Umbria del 27 ottobre. Il Cavaliere ha poi firmato una dura nota sul tema azzurri e governo Conte II. "Leggo sempre più insistenti indiscrezioni di stampa che prefigurano da parte di alcuni esponenti di Forza Italia la volontà di costituire ipotetici gruppi autonomi in Parlamento per confluire in altrettanto ipotetiche formazioni pseudo centriste - ha scritto - La posizione della presidenza di Forza Italia resta in questo senso molto chiara: la coesione del partito è un valore irrinunciabile, soprattutto in questo momento in cui è necessario ricostruire l'unità del centrodestra di fronte alla minaccia del governo più a sinistra della storia".
"Chi lavora per sostenerlo lavora anche contro Forza Italia e si pone fuori dai suoi gruppi parlamentari. L'obiettivo comune deve essere quello di operare insieme alle altre forze di centrodestra nelle due Camere, in aula e nelle commissioni, per far emergere prima possibile tutte le contraddizioni di una maggioranza nata solo nel segno della gestione del potere e contro la volonta' della maggioranza degli italiani".