Dieci giorni dopo la diffusione dell'audio in cui minacciava la "megavendetta" contro i tecnici del ministero dell'Economia se non avessero trovato le risorse per il reddito di cittadinanza, il Giornale ha pubblicato una nuova registrazione, inviata sempre dal portavoce del premier Rocco Casalino, a una decina di giornalisti: "È il 17 agosto, Ponte Morandi è crollato da tre giorni, si contano ancora i morti e per l'indomani sono previsti i funerali di Stato di alcune delle vittime. Il telefono di Casalino è comprensibilmente bollente: è il portavoce del premier Conte, nonché capo dell'ufficio stampa di Palazzo Chigi, nonché - ufficiosamente - colui che accentra ogni potere sulla comunicazione dei Cinque Stelle, principale partito della maggioranza", scrive Il Giornale. I giornalisti lo cercano per avere informazioni su Genova, e alla troppa insistenza di alcuni risponde:
"Basta". E, secondo le sue ormai note abitudini, incide sul telefonino un messaggio vocale e lo invia a una decina di cronisti: "Basta, non mi stressate la vita. Io ho pure diritto a farmi magari un paio di giorni, che già mi è saltato Ferragosto, Santo Stefano, San Rocco, Santo Cristo. Mi chiamate come pazzi".
Ora, scrive Il Giornale, "se Ferragosto gli è 'saltato' non è stato per colpa dei giornalisti rompiscatole, ma perché a Genova ci son state più di 40 vittime sotto Ponte Morandi, e il governo Conte - volente o nolente - se ne è dovuto occupare". Dopo la pubblicazione di questo audio, il Pd torna alla carica contro Casalino: "Crolla il Ponte di Genova e il portavoce del Governo pensa al Ponte di Ferragosto? Ma dove siamo finiti con questo Casalino? Gli e' saltato Ferragosto, poverino #RoccoVergogna". Scrive su Twitter l'ex segretario Matteo Renzi. E il deputato Carmelo Miceli rincara la dose: "Dal selfie di Toninelli alla purga per i funzionari del Mef, la 'comunicazione' di Casalino, ha una sola regola: non avere rispetto per niente e per nessuno. Spregiudicato al potere, inadatto a governare. #RoccoVergogna".