All'Unione europea "serve in particolare una stretta cooperazione tra istituzioni e paesi per rilanciare l'integrazione, completare il mercato unico e rafforzare il pilastro sociale". Lo ha affermato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel messaggio inviato oggi al Forum Ambrosetti di Cernobbio. "Solo la riaffermazione di un multilateralismo fondato su regole condivise e l'apertura degli scambi potranno rilanciare la fiducia e - in questo ambito - l'Italia è chiamata a svolgere un ruolo di primo piano, partecipando con convinzione e responsabilità a un progetto europeo lungimirante, sostenibile ed equilibrato, dal punto di vista ambientale, sociale e territoriale".
Un messaggio forte, quello inviato dal presidente agli ospiti del forum economico, meno che mai di circostanza, soprattutto se letto con le lenti della politica interna al nostro Paese. Lunedì e martedì il nuovo esecutivo guidato da Giuseppe Conte chiederà la fiducia alle Camere per poi entrare nel vivo dei principali dossier (legge di bilancio in primis), e quello di Mattarella è sembrata una traccia da seguire messa lì non solo all'attenzione delle istituzione europee (martedì prossimo la nuova presidente della Commissione europea renderà noti i nomi dei commissari).
"Un riesame delle regole del patto di stabilità è necessario, ha detto Mattarella. "Coesione e crescita sono gli obiettivi ai quali guardare e il necessario riesame delle regole del patto di stabilità può contribuire a una nuova fase, rilanciando gli investimenti in infrastrutture, reti, innovazione, educazione e ricerca". Eliminare le distorsioni nei sistemi fiscali dei vari paesi europei e tassare equamente le multinazionali.
"Unitamente al rafforzamento del coordinamento delle politiche economiche, utili ad accompagnare le trasformazioni produttive e del lavoro vanno fatti passi avanti per una fiscalità europea che elimini forme di distorsione concorrenziale e affronti invece il tema della tassazione delle grandi imprese multinazionali, per un sistema equo e corretto"."L'avvio della nuova legislazione europea offre l'opportunità di poter definire un programma all'altezza delle aspettative dei cittadini europei espresse con il recente voto, all'altezza dei valori fondanti dell'Unione, per affrontare le sfide che abbiamo di fronte: cambiamenti climatici e demografici, rapide trasformazioni tecnologiche, tensioni politiche e minacce alla sicurezza"."In un contesto internazionale caratterizzato da crescenti rischi e incertezze e dal rallentamento dell'attività economica, anche a causa di inappropriate guerre commerciali, soltanto un'Europa solida e unita sarà capace di contribuire da protagonista al governo dei grandi temi globali". E"Coesione e crescita sono gli obiettivi ai quali guardare e il necessario riesame delle regole del Patto di Stabilità puo' contribuire a una nuova fase, rilanciando gli investimenti in infrastrutture, reti, innovazione, educazione e ricerca".
"L'Italia è chiamata a svolgere un ruolo di primo piano, partecipando con convinzione e responsabilità a un progetto europeo lungimirante, sostenibile ed equilibrato, dal punto di vista ambientale, sociale e territoriale". Parole che il capo dello Stato rivolge anche al sistema economico-finanziario affinché "colga l'occasione di fornire il suo contributo a questa fase di rinnovamento del progetto europeo".
Per Mattarella la legislatura iniziata dopo il voto della scorsa primavera "offre l'opportunità di poter definire un programma all'altezza delle aspettative dei cittadini" e "dei valori fondanti dell'Unione" a cui serve, aggiunge, "una stretta cooperazione tra istituzioni e Paesi per rilanciare l'integrazione, completare il mercato unico e rafforzare il pilastro sociale".
In un altro passaggio dell'intervento, avverte infine che "in un contesto internazionale caratterizzato da crescenti rischi e incertezze e dal rallentamento dell'attività economica, anche a causa di inappropriate guerre commerciali, soltanto un'Europa solida e unita sarà capace di contribuire da protagonista al governo dei grandi temi globali. Cosi' come solo la riaffermazione di un multilateralismo fondato su regole condivise e l'apertura degli scambi potranno rilanciare la fiducia".