Meno soldi al Pd, nuove risorse per i renziani. La possibile nascita dei nuovi gruppi parlamentari legati all'ex segretario dem, oltre a una riconfigurazione numerica dei vari organismi di Camera e Senato, comporterà anche una diversa redistribuzione dei contributi che i due rami del Parlamento erogano ai singoli gruppi parlamentari.
E così, se nascerà a Montecitorio il nuovo gruppo dei renziani, che dovrà necessariamente essere composto minimo da 20 deputati per costituire gruppo autonomo, avrà diritto a una quota percentuale dei contributi, stabilita sulla base del numero dei componenti del gruppo stesso. Di conseguenza, diminuisce il contributo spettante al gruppo dem.
Le perdite per i dem, tra Camera e Senato
La 'perdita' per i democratici si aggirerebbe intorno a 1 milione di euro. Stesso discorso al Senato, dove con la fuoriuscita dei renziani - anche se nella Camera alta il vero nodo è rappresentato dall'impossibilità di dar vita a un nuovo gruppo il cui simbolo non si è presentato alle ultime elezioni politiche - il gruppo del Pd verrebbe a perdere circa 600 mila euro. Infine il Pd, con la fuoriuscita dei parlamentari renziani, verrebbe a perdere anche il contributo che ogni singolo parlamentare versa alle casse del partito ogni mese (circa 1.000-1.500 euro).
Camera e Senato ogni anno mettono a bilancio il contributo complessivo da erogare ai gruppi parlamentari. Sulla base delle decisioni assunte dal Collegio dei Questori, le risorse vengono destinate ai gruppi sulla base del numero dei loro componenti, in maniera percentuale. Lo stanziamento complessivo per i gruppi fatto dalla Camera nel 2018, consultabile sul Bilancio consuntivo, è stato pari a 31.135.000.
Come funzionano i contibuti a Camera e Senato
Il contributo unico ai gruppi parlamentari stanziato nel Bilancio di previsione del 2019 è pari a 30.970.000. Dunque, per ciascun deputato (in tutto 630) la cifra ammonta a 49,158 per ciascun deputato. ne consegue, che al gruppo dei renziani, ipotizzando che si costituisca con 20 deputati, spetterebbero 983 mila euro. Al Pd, finora, sulla base dei 111 deputati che compongono il gruppo, andrebbero 5 milioni e 456 mila euro.
Ma se il gruppo dovesse perdere pezzi, ovvero 20 deputati, scenderebbe a 91 parlamentari con una perdita di risorse di circa 1 milione (precisamente, 4 milioni e 473 mila euro, pari al 20%). Tuttavia, va ricordato che i gruppi che, per il personale, non assumono 'pescando' dall'elenco dei cosiddetti Allegati A e B (si tratta di elenchi di precari storici della Camera) subiscono una decurtazione del contributo.
Al Senato, ammonta a circa 21 milioni il contributo complessivo per i gruppi. Anche in questo caso le risorse vengono distribuite in quota proporzionale sulla base del numero dei senatori che compongono il gruppo. All'attuale composizione del gruppo dem, 51 senatori, spettano circa 3 milioni e 360 mila euro.
Ma se davvero ci dovesse essere la scissione dei renziani, circa 10 senatori è l'ipotesi che circola, il gruppo dem perderebbe circa 600 mila euro che andrebbero nelle 'casse' del nuovo gruppo, qualora i renziani riescano a 'farsi prestare' un simbolo che si è presentato alle elezioni, o altrimenti andrebbero a rimpinguare le casse del gruppo Misto.