"Oggi Salvini ha detto 'io non ci sto a passare da scemo perché Conte dettava e Di Maio scriveva'. Neanche nelle barzellette...": così Matteo Renzi ha ironizzato sullo scontro Lega-M5s sul condono fiscale, aprendo la Leopolda. "Ci sono così tante manine a Palazzo Chigi, sembra la dea Kali", ha aggiunto l'ex segretario dem, "state mettendo in pericolo l'Italia per colpa della vostra incompetenza, cialtroni". "Dovevano abolire la povertà per decreto", ha detto ancora Renzi della maggioranza gialloverde, "hanno abolito la legalità".
"Di Maio ha abolito i vitalizi tranne il suo. Per i vitalizi si pensa di ricavare trenta milioni l'anno. Ma a settembre 2018 lo stato ha già pagato 700 milioni di euro" in virtù della diminuzione della fiducia dei mercati sull'Italia che ha portato alla crescita dello spread, incalza Renzi, "settecento milioni di euro buttati per le dirette Facebook di Salvini e Di Maio". "Chi dice 'ascolto i cittadini e non i mercati' uccide i cittadini e consegna l'Italia agli speculatori internazionali", ha aggiunto duettando con il finanziere David Serra.
Messaggio ai talk show: "Basta bugie"
"Lo dico ai conduttori di talk show: sarebbe bello da parte vostra smettere di raccontare le bugie raccontate in questi anni", ha proseguito l'ex premier. Un esempio: "Non è vero che l'Italia è cresciuta poco" durante i governi Pd. "È vero che la crescita italiana è più bassa degli altri paesi in valore assoluto, ma considerando il valore pro capite, essendo l'Italia un Paese che fa pochi figli, la fregatura non è che cresciamo poco, ma che facciamo pochi figli". E a dimostrare questo sul mega schermo della Leopolda appare un grafico che mostra come l'Italia sia cresciuta di più tra 2016 e 2017 rispetto alla media dei 15 anni precedenti. E le politiche del lavoro? "Un milione di nuovi posti di lavoro ma tutti dicono che sono a tempo determinato. Non è vero: mezzo milione sono stati a tempo indeterminato"