È con un applauso - trasformato in standing ovation per il capo politico e ministro dello Sviluppo, Luigi di Maio, 'star' della mattinata a 5 Stelle, ma anche per Alessandro Di Battista - che la platea M5s, riunita per raccontare il reddito di cittadinanza, accoglie il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte.
Il premier 'mette la faccia' di tutto il Governo sulla misura approvata dal Consiglio dei ministri e si presenta come "garante" del patto sociale con i cittadini. Siede in prima fila, proprio come il noto attore Lino Banfi. Li divide solo il corridoio dello 'Spazio eventi' di Roma che porta al palco.
Ed è il comico, alla fine, a rubare la scena mediatica, con tutti i siti web che rilanciano la convention 5 Stelle. È l'annuncio della sua nomina a componente della commissione nazionale per l'Unesco, infatti, a farla da padrona. Nè mancano critiche interne al Movimento: per il metodo e per il merito. 'La nomina di Banfi avrebbe dovuto essere presentata in un altro momentò, osserva qualcuno, ma c'è anche chi riflette sul fatto che 'se fosse stata indicata una personalità come Piero Angela, e avesse accettato, sarebbe stata tutt'altra cosa...'.
Il commento ironico di Salvini
Dall'esterno arriva poi la battuta dell'alleato di Governo: Banfi va bene, "e Jerri Calà, Renato Pozzetto e Umberto Smaila? Apriamo questo dibattito. Scherzi a parte, l'Italia è così bella che chiunque può difenderla e valorizzarla", dice Matteo Salvini. Ma tant'è. Oltre due ore di interventi in cui è soprattutto Di Maio a raccontare la vittoria M5s con l'aiuto di slides e infografica molto stile Usa. Il vicepremier non manca di ricordare i padri nobili del Movimento, Gianroberto Casaleggio e Beppe Grillo.
Il primo appare in un video ricordo, mentre Grillo parla alla platea via Skipe. Di Maio insiste sul lavoro di tanti anni, sin da quando M5s era all'opposizione, per portare a casa quella che definisce una vera "rivoluzione". "Se è vero o non è vero che andiamo verso un periodo di crisi economica, noi faremo esattamente il contrario di quanto è stato fatto in passato: metteremo in sicurezza le fasce più deboli", assicura.
Conte difende il Reddito di Cittadinanza
Poi ringrazia il premier Conte perché ha sempre difeso questa norma e l'ha sempre raccontata anche di fronte a tante perplessità. Il premier, per parte sua, prende la parola e respinge ogni "sbeffeggiamento" del passato nei confronti della misura approvata dal governo.
"Non ci parlate di finalità assistenziale - ha aggiunto - non è questa la riforma che abbiamo pensato ma una riforma che rafforza l'investimento di fiducia dei cittadini" nelle Istituzioni. E ancora: "Mi sono presentato come avvocato del Popolo e l'avvocato è il mestiere che so fare meglio ma oggi mi presento come garante di un nuovo patto sociale tra cittadini e Stato".
Tutto il governo con "determinazione" ha portato avanti il reddito di cittadinanza, aggiunge Conte, spiegando che la Costituzione spinge a lavorare per l'eguaglianza. "La povertà è un incantesimo, disincantiamola", insiste invece il cofondatore del M5s, Beppe Grillo, che prosegue: Il reddito di cittadinanza "dal punto di vista economico è la più grande manovra economico finanziaria" messa in campo.
E, da genovese, scherza: "lasciate perdere la filantropia", "noi aiutiamo - ha sostenuto - perché conviene a tutti". Se le persone stanno meglio "noi risparmiamo".
Dal palco interviene anche Davide Casaleggio: "Il lavoro sta cambiando rapidamente. Non possiamo più basarci su idee del '900. Per questo dobbiamo pensare alla tutela delle persone che sono indietro" e allo stesso tempo "all'innovazione che è già presente". Da 'motivatore' si muove l'ex deputato Di Battista che annuncia di non aspirare a incarichi pubblici: "Aver costretto politicamente la Lega ad aver votato il reddito di cittadinanza è un ulteriore successo" e aggiunge: "In questo Paese c'è un mucchio di invidia, per questo sei attaccato. Da parte mia grazie Luigi".