Aggiornato alle ore 12,44 del 28 febbraio 2018.
Se il decretone rimarrà com'è “provocherà il caos nei centri per l’impiego”. Lo ha affermato Claudio Di Berardino, vice-coordinatore degli assessori al Lavoro della Conferenza delle Regioni, al termine della seduta straordinaria della Conferenza delle Regioni. “Le Regioni hanno cercato all’unanimità un’intesa con il governo – ha detto Di Berardino - abbiamo sollecitato il ministero per realizzare un accordo che potesse salvaguardare ruolo e funzioni delle Regioni che hanno responsabilità sui Centri per l’Impiego e sulle politiche attive per il lavoro. Per questo avevamo chiesto l’intesa. Nonostante i tentativi svolti, tutto si è interrotto. Non ne abbiamo compreso le ragioni e ci siamo trovati con un emendamento che il governo ha presentato sostituendo la parola intesa con parere”.
Secondo l'assessore al Lavoro del Lazio "questa è una chiusura: non si vuole trovare un accordo e questo è profondamente sbagliato soprattutto di fronte alla disponibilità data dalle Regioni di metterci la faccia, perché i cittadini devono essere accolti. Nonostante il tentativo di collaborazione non comprendiamo oggettivamente l'atteggiamento del governo che rischia di complicare la velocità delle risposte alle persone che si rivolgono ai Centri per l'impiego".
Al momento - ha spiegato - per le 4.000 unità che devono essere assunte dalle Regioni non c'è la ripartizione. Avevamo chiesto che anche i 6000 navigator potessero essere assunti dalle Regioni con concorso pubblico e non tramite assunzione precaria. Per questo c'era bisogno di un'intesa. Avevamo anche chiesto di modificare norma per accelerare i concorsi pubblici o trovare una soluzione per cui Anpal servizi poteva prendere una parte dei navigator e il resto farlo assumere a tempo indeterminato dalle Regioni. Su nessun punto c'è stata una risposta".
"Continueremo a lavorare - ha concluso Di Berardino - affinché quando decreto arriverà alla Camera, possano esserci modifiche. Le Regioni vogliono collaborare ma nel rispetto delle funzioni delle parti. Continueremo a cercare un'intesa".