"Quota 100 è uno spot che costa 20 miliardi di euro in tre anni. È la politica dell'annuncio, è' la politica dello slogan". Nel discorso che conclude la tre giorni fondativa di Italia Viva alla Leopolda, Matteo Renzi torna all'attacco il giorno dopo il monito del presidente del Consiglio Giuseppe Conte, che aveva invitato i partiti della maggioranza "a fare squadra", altrimenti si è "fuori".
E il leader del nuovo partito si rivolge così al premier: "Caro presidente, se vuoi combattere l'evasione fiscale e chiedi alla forze politiche se sono d'accordo, ti faccio conoscere il luogo da cui sono nate le misure che hanno fatto recuperare 15 miliardi di evasione. Sono nate su questo palco e se hai cambiato idea rispetto allo scorso anno, siamo felici di lavorare con te".
"Il treno della legislatura arriva al 2023. Chi vuole scendere prima può farlo. Noi invece intendiamo garantire al Paese un'alternativa al bullismo istituzionale", ha proseguito, a chi vuole "alzare i muri, per vedere poi che sotto i muri ci finiscono i nostri beni, a partire dal parmigiano reggiano".
"C'è il tema dell'aumento delle spese intermedie dello Stato che sono cresciute in questi anni. Le spese intermedie sono le spese che i ministeri fanno e che sono cresciute troppo", ha detto ancora l'ex premier, "quando le spese crescono troppo, aumentano le tasse e noi non potevamo chiamarci Italia Iva. Teniamo la pressione fiscale alla stessa percentuale dello scorso anno, questa e' la nostra proposta. Abbassiamo le spese e mettiamo cinque professionisti coinvolti da Italia Viva per lavorare alla revisione della spesa".