La carica dei questori, la più importante degli uffici di presidenza di Camera e Senato, è al centro della polemica politica per l'esclusione del Pd dai tre posti previsti al Senato. Si gioca invece oggi la partita per gli altri tre previsti a Montecitorio, partita che si annuncia altrettanto intensa. Si tratta infatti, come scrive l'Huffington Post, dei "golden boys" dell'organismo parlamentare, ovvero "una sorta di Cda chiamato a decidere le spese e ad elaborare annualmente il progetto di bilancio interno". Si comprende quindi bene come non essere rappresentati nel Collegio dei questori tagli di fatto fuori un partito da una parte importante del processo decisionale relativo al funzionamento dei due emicicli.
La stesura del progetto di bilancio (che, prima di passare all'esame dell'Aula, viene esaminato dai restanti membri dell'ufficio di presidenza: oltre al presidente e ai questori, quattro vicepresidenti e otto segretari) non è l'unica competenza che rende i questori così rilevanti. Oltre a sovritendere al cerimoniale, hanno anche importanti funzioni di controllo, quali "curare collegialmente il buon andamento dell'Amministrazione, vigilando sull'applicazione delle relative norme e delle direttive del Presidente", come recita il regolamento. Cosa significa in concreto? Che, oltre a essere il cda delle camere, ne sono pure la polizia.
Dal momento che la forza pubblica non può entrare nelle sedi del Parlamento senza autorizzazione del presidente, spetta ai questori assicurare il mantenimento dell'ordine e della sicurezza nelle aule. Se un parlamentare dà in escandescenze, per esempio, sono loro a ordinare ai commessi di mettere in atto l'espulsione eventualmente disposta dal presidente dell'Assemblea. Stabilire poi le sanzioni spetta all'intero Ufficio di presidenza.