Blitz di un gruppo di "animalisti italiani" a Piazza Grande, la kermesse di Nicola Zingaretti per lanciare la candidatura al congresso. Il governatore aveva appena cominciato a parlare quando un gruppo di persone hanno cominciato a protestare sotto il palco definendosi "animalisti". Pronta la replica di Zingaretti: "Chi non rispetta i propri simili come può esigere rispetto per gli animali?".
Perché la protesta
"Armi e cemento nei parchi del Lazio, Zingaretti vergognati". E' il testo del volantino firmato "Animalisti italiani" che alcuni contestatori (circa una decina) hanno lanciato dopo aver "invaso" il palco da cui il governatore del Lazio aveva appena iniziato il proprio intervento conclusivo. La protesta si riferiva a un emendamento della legge di bilancio della Regione Lazio, approvato dal consiglio regionale, sulla possibilità di poter costruire in alcune aree protette, col silenzio-assenso. I contestatori hanno tentato di raggiungere il microfono e sono stati successivamente allontanati dalla sicurezza. Walter Caporale, presidente di Animalisti Italiani onlus, spiega che Zingaretti è stato contestato per i provvedimenti con cui "ha aperto la caccia di selezione nelle aree protette del Lazio" e "ha concesso la possibilità di costruire edilizia libera nelle aree protette con il principio del silenzio assenso".
Gli Animalisti Italiani sostengono in un comunicato che "diversi attivisti sono stati picchiati e spinti a terra dal service e persino aggrediti con violenza dal pubblico del Pd". Zingaretti, sempre secondo il comunicato, li avrebbe "insultati definendoli dei 'malati psichiatrici'".