Dopo giorni di tensioni, raggiunto l'accordo tra M5s e Lega sulla riforma della prescrizione. L'intesa, trovata dopo poco più di mezz'ora di vertice a Palazzo Chigi con Giuseppe Conte, i due vice premier Luigi Di Maio e Matteo Salvini, e i ministri Alfonso Bonafede e Giulia Bongiorno, prevede sostanzialmente il 'congelamento', per un anno dalla sua approvazione, dell'entrata in vigore dell'emendamento che blocca la prescrizione dopo la sentenza di condanna in primo grado, per tutti i reati.
La norma, voluta dai 5 stelle e contestata dalla Lega, rimarrà nel disegno di legge anti-corruzione all'esame delle commissioni alla Camera. Ma "paralellamente e contestualmente", hanno spiegato sia Bongiorno che Bonafede, al termine della riunione, si lavorerà a una "legge delega per la riforma del processo penale" che, stando a quanto anticipato da Salvini, "sarà all'esame del Senato la prossima settimana" (La Repubblica).
I termini dell'accordo sulla prescrizione
"La mediazione è stata positiva, accordo trovato in mezz'ora. Voglio tempi brevi per i processi. In galera i colpevoli, libertà per innocenti", ha commentato, in una nota, il ministro dell'Interno. Salvini ha fornito dettagli sulla tempistica: "La norma sulla prescrizione sarà nel disegno di legge ma entra in vigore da gennaio del 2020 quando sarà approvata la riforma del processo penale" mentre "la legge delega scadrà a dicembre del 2019".
"Ottime notizie", ha scritto su Facebook l'altro vice premier, Di Maio, "Basta impuniti: a norma sulla prescrizione sarà nel disegno di legge anticorruzione. E entro l'anno prossimo faremo anche una riforma del processo penale. Processi brevi e con tempi certi. Finalmente le cose cambiano davvero". (Il Fatto Quotidiano)
"La norma, entrando dentro il disegno di legge anticorruzione mette un punto chiaro e netto per tutti gli addetti ai lavori e non sul fatto che la prescrizione si interromperà dopo la sentenza di primo grado. E questa è una rivoluzione", ha rivendicato, dal canto suo, Bonafede.
La riforma della prescrizione scatterà dal 2020
"La riforma della prescrizione scatterà, comunque, il 1 gennaio 2020. Anche se dovesse cadere il governo", ha poi garantiro il ministro pentastellato Riccardo Fraccaro, rispondendo alle domande dei giornalisti, davanti a Palazzo Chigi. Soddisfatta anche Bongiorno: nei giorni scorsi "ho parlato di bomba atomica perché, in un sistema malato, fare entrare entrare la riforma della prescrizione immediatamente in vigore avrebbe avuto delle conseguenze particolarmente rilavanti". "È chiaro che non c'è alcun tipo di bomba atomica se noi riduciamo prima i tempi dei processi e poi facciamo entrare in vigore la riforma della prescrizione: questa è una soluzione ragionevole", ha sostenuto. (Il Sole 24 Ore)
"In pochi minuti è stata trovata la sintesi". La notizia del raggiunto accordo ha creato momenti di alta tensione nel corso dei lavori delle commissioni Affari costituzionali e Giustizia della Camera, con la dura protesta delle opposizioni contrarie all'inesrimento della prescrizione all'interno dell disegno di legge che stanno esaminando. Al momento del via libera all'ampliamento della materia del disegno di legge si è sfiorata quasi la rissa, evitata solo grazie all'intervento di alcuni commessi. Le due commissioni dovranno tornare a riunirsi in ufficio di presidenza per stilare il nuovo calendario dei lavori.
Le opposizioni, in particolare Pd e Forza Italia, contestano duramente la validità stessa del voto. Per questo le opposizioni chiedono che sia convocata subito una conferenza dei capigruppo. La richiesta, formalizzata in aula, è stata portata all'attenzione del presidente della Camera, Roberto Fico. Protesta plateale di Forza Italia anche in aula, con l'occupazione da parte dei deputati azzurri dei banchi del governo. (RaiNews)