Dopo il via libera da parte di Silvio Berlusconi, i leader di Lega e M5s sono tornati a vedersi. "Passi avanti significativi", spiegano Matteo Salvini e Luigi Di Maio dopo il nuovo faccia a faccia, scrive il Corriere, annunciando la partenza del tavolo tecnico-politico per mettere insieme il contratto di governo.
Si andrà avanti ad oltranza, annuncia il capo politico pentastellato. Ma per siglare l'accordo definitivo manca ancora un tassello fondamentale: chi guiderà il governo. E per questo i due leader hanno chiesto al Capo dello Stato altro tempo, fino a domenica, come riporta Repubblica,
Il faccia a faccia
Al termine del nuovo faccia a faccia, durato circa due ore, viene diffusa una nota congiunta in cui si sottolinea il "clima positivo per definire il programma e le priorità di governo", e si spiega che "sulla composizione dell'esecutivo e del premier sono stati fatti significativi passi in avanti nell'ottica di una costruttiva collaborazione tra le parti con l'obiettivo di definire tutto in tempi brevi per dare presto una risposta e un governo politico al Paese".
Visibilmente soddisfatto il leader M5s ammette che "il tempo non è tantissimo, dobbiamo fare un lavoro fatto bene, ottenere dei risultati come governo significativi per i cittadini", dice in un video su facebook.
"Non posso nascondere la gioia e la contentezza perché finalmente possiamo iniziare a occuparci dei problemi dell'Italia", aggiunge. Poi, lasciando Montecitorio, Di Maio blocca sul nascere il toto nomi, ma chiede ai giornalisti di non avviare nemmeno il toto temi del contratto di governo, e non nasconde le difficoltà: "Discuteremo di tutto quello che c'è nei programmi, bisognerà mettere insieme i punti di due programmi che non sempre sono compatibili". Qui La Stampa fa già dell ipotesi sui temi in agenda.
Spunta l'ipotesi di un premier 'terzo'
Intanto si susseguono le indiscrezioni sulla premiership e sulla possibile squadra di governo: secondo fonti pentastellate le quotazioni di una staffetta tra Di Maio e Salvini a palazzo Chigi sarebbero scese, mentre sono tornate a salire quelle di un premier terzo, una "personalità di alto profilo", viene spiegato. Uno dei candidato in pole, secondo il Corriere e La Stampa, è il vicesegretario leghista Giancarlo Giorgetti.
E mentre M5s e Lega trattano, le altre forze politiche attendono di capire se davvero Salvini e Di Maio riusciranno a dar vita a un esecutivo. Da Forza Italia si mostra tranquillità e anche un po' di ottimismo: "La nostra garanzia lì è Matteo Salvini, il leader della Lega che fa parte dell'alleanza a cui teniamo tantissimo", afferma la fedelissima del Cavaliere, Licia Ronzulli. "Matteo Salvini parteciperà a questo governo e se di garanzia vogliamo parlare, è lì un leader e quindi una forza politica che fa parte di un'alleanza".
Vari gradi di opposizione
Ma sull'atteggiamento che terrà il partito azzurro, Ronzulli mette in chiaro: "avremo le mani libere". "Noi non vogliamo sapere niente, non vogliamo sapere chi saranno i ministri, non vogliamo mettere nessun ministro, non vogliamo nessuna Presidenza di commissione", aggiunge precisando: "Non so chi abbia inventato l'espressione 'astensione benevola'. Non esiste".
Duro il giudizio del Pd: "Tutta la partita tra Cinque stelle e Lega in questi due mesi è ruotata intorno agli assetti di potere", osserva Lorenzo Guerini. Quanto a Berlusconi, per l'esponente dem "eèla badante del nuovo governo, lo spiegherà Di Maio agli elettori, il Caimano si occupa ancora della nascita del governo, lo consente". Infine, Guerini garantisce: i dem faranno "un'opposizione radicale e forte, con un riformismo serio che guarda all'Europa e ad un modello di società aperta".