"Avevamo messo in guardia Salvini", dice Gelmini, "Salvini prenda atto dei rischi che sta correndo", sottolinea il portavoce dei gruppi parlamentari azzurri Mulé, "la speranza è che chi deve riflettere, rifletta bene ed in fretta ed eviti ogni corresponsabilità", rilancia Giacomoni, "io a questo punto dubito che ci sarà un governo ", prevede Brunetta. Da FI è partito una sorta di pressing nei confronti del Carroccio. Si fermi adesso finché è in tempo, cambi strada, torni nel perimetro del centrodestra, l'appello che viene rivolto al segretario del partito di via Bellerio.
Sotto traccia anche da Berlusconi che ha ripreso i contatti con l'alleato (si parla di un incontro ieri mattina) ed é soddisfatto perché sta emergendo quanto sia difficile l'intesa che Salvini e Di Maio stanno cercando di raggiungere. Difficile per l'inaffidabilità, è il ragionamento del Cavaliere, dei Cinque stelle.
Il presidente azzurro sostiene di aver avuto ragione, di aver sottolineato da tempo l'inadeguatezza politica dei grillini e in attesa delle mosse di Salvini dice di aver apprezzato il richiamo del segretario del Carroccio sull'unità della coalizione. E il fatto che a dividere M5s e Lega siano anche i temi della giustizia. Berlusconi non si espone in prima persona, non fa alcun commento ma proprio per lo stallo in corso vede di nuovo la prospettiva delle urne e allontana per il momento i contrasti sorti nei giorni scorsi con Salvini.
Qualora ritornasse la possibilità delle elezioni anticipate il centrodestra si presenterebbe infatti compatto. E potrebbe facilmente - questa la tesi - ottenere quel 40% che serve per poter governare. È anche Giorgia Meloni a invitare la Lega a mettere in conto questa eventualità: "Farei una riflessione prima di chiudere accordo con M5S", dice la presidente di Fdi. In Fi l'auspicio è che se M5s e lega dovessero continuare a provare di formare un governo si vada sul leghista Giorgetti per la casella di palazzo Chigi. "Non vediamo come Salvini possa accettare un professore come Conte e non un profilo politico", si ragiona nel partito.