Nicola Zingaretti lancia un appello all'unità del partito e avverte: il nemico è Matteo Salvini che rischia di dar vita a una "egemonia duratura e illiberale". Il segretario coglie l'occasione per tentare di ricompattare i suoi all'indomani delle forti polemiche suscitate dall'esclusione della minoranza renziana dalla segreteria e dalla gestione del caso Lotti.
Immediata la replica della corrente renziana che raccoglie l'invito alla tregua. Dice Lorenzo Guerini: "Colgo l'invito di Zingaretti alla responsabilità comune. La mia attenzione è sempre stata sul metodo. Mettiamo da parte le discussioni sul passato, non possiamo continuare la discussione su quello che è stato. L’egemonia di Salvini ci impone la discussione sul futuro".
Queste le parole di Zingaretti nel suo intervento in apertura di direzione: "Siamo in una fase in cui combattiamo per rappresentare un'alternativa, ma siamo davanti a un quadro difficile perché l'orientamento degli italiani spinge ancora nelle vele di Salvini. Siamo di fronte a una possibile e duratura egemonia di forze illiberale. Anche per questo motivo sento su di me tutta la responsabilità di proporre un intervento per ricostruire un clima di fiducia dentro a un clima unitario che ci consenta di combattere le nostre battaglie".
Poi uno sguardo al futuro: "Dobbiamo concentrarci sull'esterno dove ci sono segnali di pericolo, siamo di fronte a una crisi di sistema e l'Italia si sta guardando intorno alla ricerca di chi possa interpretare questo cambiamento. La nostra sfida principale è quella di costruire una l'alternativa per l'Italia. Ce lo chiede una condizione economica e sociale dopo un anno di governo che è drammatica".