“Per un anno e mezzo siamo stati con chi ha fatto solo propaganda. Oggi invece lavoriamo con un partito che non pensa solo a se stesso e questo rende le cose più semplici”. Spende parole di elogio verso il Pd la vicepresidente del Senato, la pentastellata Paola Taverna, pasdaràn del Movimento, nel corso di un’intervista a la Repubblica.
E Taverna non si pente però nemmeno delle parole usate verso il partito di Renzi prima e di Zingaretti adesso: “Avrei certo potuto usare parole differenti, ma non ho cambiato idea sui temi. Non stiamo adeguando la nostra politica a quella del Partito democratico, stiamo portando avanti il nostro programma anche col Pd”. Una sinergia, senza subalternità né prevaricazione.
Quanto alle prospettive dei 5Stelle dopo le repentine dimissioni del capo politico Luigi Di Maio, Taverna afferma che adesso “si apre una fase costituente” ma che ci sono anche “molte riflessioni da fare” e “il chi, mi creda, verrà molto dopo il cosa” assicura. Prima i contenuti, dunque, poi i nomi. A cominciare dal suo, che è tra i favoriti alla successione di Di Maio alla guida del M5S. E lei, di rimando, afferma: “Non sono stata io a propormi. Ma se qualcuno riconosce il lavoro che ho fatto in questi anni, lo ringrazio”. Circa la collocazione dei 5 Stelle, il “campo” dove collocarsi, Taverna usa una formula: “Si usano tanti aggettivi – dice – ma credo che l’unico che si addica al M5S è rivoluzionario”.
E ritornando con il pensiero all’esperienza con la Lega, riflette: “Lavorare con la Lega è stato a tratti folle e mi convinco sempre di più che adesso l’unico interlocutore possibile sia il Pd. Salvini sembra impazzito. Lo vedo fare cose spaventose, porta avanti un messaggio pericoloso”. E tassativamente chiude la porta a qualsiasi prospettiva futura insieme con il Carroccio: “Con la Lega di Matteo Salvini mai più. Fa cose che cominciano a farmi paura”.